Il Comune di Treia ha concluso l’acquisizione del monastero della Visitazione, un complesso di immobili di oltre quattromila metri. "Un investimento di grande importanza, considerato il valore identitario del bene per la comunità treiese, che potrà diventare un’opportunità e sede di diversi servizi per la popolazione - afferma il sindaco Franco Capponi –. Rafforza le attività e i servizi nel centro storico Quest’acquisizione completa il progetto dell’amministrazione comunale di creare nel quartiere dell’Onglavina la "Cittadella dell’anziano", con una serie di servizi che oggi già comprende l’ospedale di comunità con circa 60 posti letto, la casa di riposo con 32 posti letto e che potrà arrivare presto ad una capienza complessiva di 140150 posti letto. "Destineremo spazi al potenziamento di servizi sociali all’anziano – afferma l’amministrazione -, mentre gli altri edifici potranno essere ristrutturati sia a vantaggio di progetti di inclusione sociale che dell’edilizia residenziale pubblica per contribuire al rilancio del centro storico". Presenti alla firma dell’atto davanti al notaio Fabio Sciapichetti, oltre al sindaco, anche Michela Francioni, responsabile del settore urbanistica del Comune, Carlo Maria Binni e Francesca Anna Vittoria Marino, procuratori speciali dell’Ente ecclesiastico. Il costo dell’operazione è stato di 939mila e 100 euro, "un importo congruo e vantaggioso", aggiunge il primo cittadino. Dal 2011 al dicembre 2016 la struttura del convento, di proprietà delle monache della Visitazione, è rimasta inutilizzata. Dal dicembre 2016, con contratto di comodato d’uso gratuito tra monache e Comune, parte della struttura è sede della scuola media. Nel corpo centrale, cioè nell’antico monastero, ora sono ospitate le classi della secondaria di Treia, in attesa delle nuove strutture scolastiche. "Gli atti di appalto per le nuove scuole sono stati in parte perfezionati e tutti avviati", precisa Capponi. Diversi i progetti una volta spostate le classi, in particolare rivolti al sociale: "Abbiamo previsto di realizzare delle strutture assistenziali realizzando un progetto di Housing First – conclude - già in accordo con l’ambito sociale di Macerata, nonché posti di residenza protetta per persone con difficoltà aggravate dall’Alzheimer o con demenze. Abbiamo avviato uno screening in collaborazione con Afam sullo stato di avanzamento delle malattie neurodegenerative per individuare la domanda di assistenza ed essere in grado di rendere il Comune pronto a rispondere".