Nuovo format, commercianti scontenti "Un errore tagliare la Notte dell’opera"

La scelta di proporre un unico titolo nel fine settimana non ha convinto albergatori e ristoratori. Il barista Taccari: "Abolita una delle poche iniziative che riusciva a portare gente in città ad agosto"

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di Lorenzo Monachesi

C’era una volta la Notte dell’opera: tra i commercianti c’è chi ne parla con grande nostalgia e chi aspetta la fine del festival per tirare le somme, considerando le novità apportate al cartellone. C’è poi anche chi rimpiange la raffica di spettacoli, uno differente dall’altro nel fine settimana, perché incentivava lo spettatore a restare a Macerata. Il Carlino ha raccolto in questi giorni le opinioni degli addetti ai lavori, di chi sta dietro il bancone e ha il termometro della situazione. "Vorrei tanto sapere – chiede Ezio Taccari del bar Ezio – perché quest’anno non sia stata proposta la Notte dell’opera, un’iniziativa che portava tanta gente in città così come succede in occasione degli Aperitivi europei. Era una bella iniziativa che dava vivacità e creava movimento".

Ma c’è anche chi attende e non boccia a priori la scelta. "Il caldo e il bel tempo – osserva Roberto Andreoli del bar Mercurio – ci stanno dando una grossa mano. Certo, avrebbe fatto piacere anche la Notte dell’opera, ma si può comunque guardare avanti con fiducia considerando la serie di appuntamenti e iniziative in programma nell’estate maceratese. Aspettiamo allora la fine della stagione prima di esprimere giudizi". Sulla stessa lunghezza d’onda Aldo Zeppilli del bar Centrale e del Centrale Eat. "Il Covid – ricorda – aveva un po’ spento la Notte dell’opera che ultimamente si era ridimensionata per questa ragione e non era stata più come un tempo. Sento ora parlare di una serie di diversi appuntamenti che arricchiranno l’estate e saranno una ricca alternativa alla Notte dell’opera". Martedì lo Sferisterio si riempirà delle note di Beethoven con Zubin Mehta sul podio a dirigere l’orchestra e il coro del Maggio musicale fiorentino: questo concerto segnerà il via alla stagione che si concluderà il 21 agosto per un mese di spettacoli. In cartellone tre opere liriche; una serie di concerti sinfonici, danza (20 agosto), il live di Toquinho (13 agosto).

Ma nei giorni scorsi il Carlino aveva raccolto le lamentele di alcuni operatori per il format. "Qual è il senso – domanda Giorgio Pietrella dell’albergo Arcadia – di offrire una sola opera nello stesso fine settimana? In passato si era scelto di proporre un’offerta più variegata spingendo l’appassionato di lirica a fermarsi in città per diversi giorni con conseguenze facilmente immaginabili". Ma anche il ristoratore Elio Vincenzetti si è lamentato per la scelta. "Il problema – ha detto – è che si porta in scena la stessa opera in una settimana, le conseguenze saranno un minor numero di presenze e, più in generale, un turismo più mordi e fuggi".