Nuovo muraglione per abbattere otto palazzi

Ok alla messa in sicurezza di via Maffeo Pantaleoni, maxi intervento da 4,5 milioni. L’assessore Iommi: "Lavori entro l’autunno"

Migration

di Chiara Sentimenti

Entro l’estate dovrebbero concludersi i passaggi burocratici e con l’autunno iniziare la costruzione del muro di contenimento lungo via Maffeo Pantaleoni, un passaggio determinante per procedere poi con la demolizione e la ricostruzione degli otto palazzi che si trovano all’inizio della via. È l’auspicio dell’assessore all’urbanistica, Silvano Iommi, che da circa un anno e mezzo ha preso in mano una vicenda partita dopo il terremoto del 2016, quando i cosiddetti "Palazzi de Lattà" risultarono inagibili e quattrocento persone (140 famiglie) furono costrette a traslocare. "Dopo una prima assemblea di condominio alla fine del 2020, oltre alla demolizione e alla ricostruzione degli immobili, si era pensato a un arretramento dei palazzi rispetto alla strada, per permettere anche una riqualificazione urbanistica di quella zona – spiega Iommi –. L’idea è poi tramontata, perché i tempi per l’approvazione della variante urbanistica non sarebbero stati compatibili con quelli previsti della ricostruzione e per beneficiare del Superbonus 110%. Così si è deciso di demolire e ricostruire i palazzi dove si trovano ora, ma dagli approfondimenti tecnici diretti sul posto è emersa la necessità di ricostruire il muro di contenimento che sorregge la strada". Il rischio, infatti, è che demolendo i palazzi possa cedere anche la strada con tutti i sottoservizi, che si trovano nella zona. Da qui la necessità di rifare il muraglione di contenimento. Si tratta di circa cento metri di muro, per il quale servono 4,5 milioni di euro, che il Comune ha chiesto all’ufficio ricostruzione, e un’ordinanza dovrebbe arrivare a breve. "Il commissario Giovanni Legnini ha promesso che il finanziamento sarebbe stato concesso, ma serve un’apposita ordinanza che contiamo possa arrivare a breve – spiega ancora Iommi –. Nel frattempo, il Comune sta procedendo con le verifiche preliminari di conformità urbanistica delle unità immobiliari, mentre i progettisti privati stanno andando avanti con le progettazioni definitive. Contiamo che per la fine dell’estate possa essere completata tutta la parte burocratica, di modo che per l’autunno si possa partire con la costruzione del muro". Mettendo mano alla muratura, saranno anche rifatti tutti i sottoservizi, fogne e reti idriche. "Contestualmente, potrebbe iniziare anche la demolizione della parte alta dei palazzi. Si tratta della più grande operazione di ricostruzione privata a cui possiamo assistere in città, perché otto palazzi degli anni Cinquanta abbattuti insieme non si sono mai visti – dice –. In questa occasione, i privati e il Comune hanno visto un’opportunità per migliorare la qualità sia dell’immagine architettonica che di quella urbanistica riferita a una zona della città particolarmente degradata e che non è dotata di infrastrutture e servizi essenziali".