Offese al rivale politico, vissano condannato

Le offese sui social a un avversario politico sono costate la condanna a sei mesi di reclusione a un vissano, denunciato dall’avvocato Elio Cordiano. La vicenda risale al settembre del 2017 quando Cristian Mocci avrebbe innescato una polemica con il professionista, per motivi di antagonismo politico. Tra i due c’erano stati scambi reciproci di accuse, ma a un certo punto sul social network Facebook Mocci aveva definito Cordiano "un uomo fallito, ridicolo, pagliaccio, ipocrita, mediocre burattino e ridicolo". E così era partita la denuncia per diffamazione. In tribunale, Cordiano aveva confermato la sua amarezza per quelle offese, scritte su un social dove moltissimi le avevano lette; aveva anche spiegato di non essersi costituito parte civile in giudizio, perché aveva anche avviato una causa civile contro Mocci, e il giudice di pace gli aveva già riconosciuto un risarcimento di tremila euro per quella vicenda. Ieri, dopo aver sentito altri testimoni per ricostruire la vicenda, in tribunale a Macerata si è chiuso il processo per il reato di diffamazione. L’avvocato difensore Vanni Vecchioli ha chiesto l’assoluzione dell’imputato, sottolineando come quelle frasi fossero una semplice e legittima critica politica a un atto amministrativo, e non potessero in alcun modo rappresentare un reato. Invece, come chiesto dal pubblico ministero Francesca D’Arienzo, il giudice Francesca Preziosi ha condannato Mocci alla pena di sei mesi con la sospensione condizionale. L’imputato però ora potrà fare appello contro la sentenza di primo grado.

Paola Pagnanelli