Oggi spettacolo in piazza con Brunori Sas e Neri Marcoré

Lo show di Tipicità fa il pieno di applausi. Serri: "Un successo, non ci ferma neppure il Coronavirus"

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PORTO RECANATI

di Giorgio Giannaccini

Una serata di spettacolo tra musica, assaggi di vini e pietanze ispirate al celebre brodetto portorecanatese con protagonista, naturalmente, lo zafferano. È stato tutto questo, lo show di "A tutto brodetto", tappa del Grand Tour delle Marche di Tipicità, che è andato in scena domenica pomeriggio all’arena Gigli di Porto Recanati. Prima dell’inizio dello spettacolo, il sindaco Roberto Mozzicafreddo, il vice Rosalba Ubaldi e gli assessori Piergiorgio Toschi e Angelica Sabbatini hanno tagliato il nastro per i nuovi camerini e bagni dell’arena Gigli, un gran lavoro che darà ancora più lustro all’arena. Poi è iniziato lo show presentato da Tinto, conduttore di "Decanter" su Rai Radio 2, con l’intrattenimento musicale degli artisti del Premio internazionale della fisarmonica di Castelfidardo e le decorazioni dell’Infiorata di Castelraimondo.

A fare gli onori di casa, ci ha pensato il primo cittadino. "È stata un’estate che partiva con le peggiori prospettive – ha detto Mozzicafreddo – ma poi di presenze ce ne sono state e Porto Recanati si è riconfermata fra le migliori città turistiche. Una grande soddisfazione". La palla è passata a Marco Pacella, presidente dell’Accademia del Brodetto, che ha ricordato al pubblico che il brodetto di pesce portorecanatese "si distingue in tutte le Marche perché non viene usato il pomodoro ma lo zafferano. E le origini si ritrovano in un articolo del Touring Club del 1931, che parlava del brodetto di Giovanni Velluti del ristorante Il Grottino a Porto Recanati". Subito si è passati alla dimostrazione pratica sul palco della ricetta, che ha visto impegnato il cuoco German Scalmazzi dello chalet La Rotonda, il quale ha spiegato anche le 14 varietà di pesce che compongono il brodetto come ad esempio seppia, gallinella, sogliola, cicale di mare, coda di rospo, rana pescatrice, pesce prete, scorfano, mazzancolle, oltre all’aggiunta di zafferano. Poi, spazio alla fantasia con gli chef dell’Accademia del Brodetto, che hanno presentato delle reinterpretazioni del brodetto con assaggi a tutto il pubblico, insieme ai vini della cantina Fontezoppa di Civitanova selezionati dall’Associazione italiana sommelier di Macerata e dall’associazione Marchigianamente. Fabio Giorgini, del ristorante Da Fabietto, ha mostrato la sua lasagna con un battuto a coltello di tutti i pesci del brodetto, besciamella di lische e zafferano, mentre Angelo Ambrosino del ristorante Due Passi

ha proposto un cannolo di pane al nero di seppia, con una mousse di coda di rospo e salsa allo zafferano. Dopodiché spazio a Fabio Cipriani, cuoco dell’hotel Giannino, con la sua bruschetta di pane con sopra una gallinella cotta in un brodo di zafferano, e ancora il collega Scalmazzi che ha presentato il suo bottone di pasta fresca con ripieno di brodetto, su crema di pane alla brace con lumacone glassato e spuma di zafferano agli agrumi e lavanda. Infine, il saluto al pubblico del direttore di Tipicità, Angelo Serri: "Siamo all’undicesima manifestazione quest’anno del Grand Tour delle Marche. Un successo perché quando è scoppiato il Covid pensavamo di ridurre gli eventi da 30 a sette, ma non è stato così e continua la nostra missione di dare lustro al nostro splendido territorio".