"L’acqua deve rimanere pubblica, lo voglio ribadire anche qui perché mi sembra che qualcuno, anche tra i sindacati, non abbia capito la mia posizione". A confermare le sue idee in consiglio comunale è stato il sindaco Sandro Parcaroli che, rispondendo a un’interrogazione di Alberto Cicarè (Strada Comune - Potere al Popolo), ha ripercorso l’iter seguito nelle ultime assemblee dall’Aato 3 per cercare di arrivare all’individuazione del nuovo gestore del servizio idrico. Sulla questione non sembra trovarsi la quadratura, visto che dopodomani ci sarà una nuova seduta durante la quale verrà presentato un secondo documento, alternativo a quello illustrato finora da Parcaroli e sostenuto da una parte dei sindaci, proposto dal Comune di Civitanova e dal gruppo di Fratelli d’Italia insieme ad altri centri della provincia.
"Quello che è stato presentato nelle scorse settimane, non è il documento Parcaroli – ha incalzato il sindaco –, è un progetto discusso e vagliato dai tecnici, perché nessun sindaco è in grado di conoscere questa questione nel dettaglio. Io ho partecipato a tutte le riunioni dell’Aato 3 e non si arrivava a una conclusione, per questo ho pensato di mettere tutti i tecnici delle società gestrici dell’acqua, da Osimo, a Civitanova, a Macerata, a Tolentino e San Severino attorno a un tavolo per cercare di arrivare a un progetto, che poi è stato sottoposto all’assemblea dei sindaci e all’Aato".
Parcaroli si è detto anche aperto alla possibilità di sottoporre il parere al vaglio della Corte dei conti. "Parliamo, discutiamo, interpelliamo anche la Corte dei conti, non sono contrario – ha concluso il primo cittadino di Macerata –, ma andiamo avanti, perché io non voglio che si vada a gara per la gestione dell’acqua. Adesso c’è un secondo progetto, giovedì sarà esaminato e spero non si aprano le solite ‘cagnare’ perché l’acqua non è né di destra, né di sinistra. L’acqua è di tutti".
re. ma.