"Oltre 1.000 chilometri in volo sull’aliante"

L’impresa di Giovanni Salvucci: "Ho viaggiato senza motori, sfruttando le correnti ascensionali. Paura? Lassù non c’è tempo"

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di Nicolò Moricci

Ha volato per oltre 9 ore, senza sosta, toccando più di cinque regioni e percorrendo oltre 1.000 chilometri nei cieli italiani. È questa la straordinaria avventura di Giovanni Salvucci (presidente del Campo volo Flyclub Montefano), uomo record del centro Italia. Nato a Petriolo, ha vissuto a lungo ad Osimo e da una dieci anni vive a Montefano, immerso nella natura. Giovanni ha volato col suo aliante lungo la catena degli Appennini.

Salvucci, 9 ore (e mille chilometri) sono la Milano-Reggio Calabria…

"È come percorrere l’Italia da capo a piedi".

E ha volato senza motore?

"Sì, sfruttando le correnti ascensionali. Ma per farlo, l’aliantista deve avere un’ottima conoscenza della meteorologia. Devono esserci le condizioni adatte per fare 1000 chilometri. E siccome l’Italia è stretta e lunga, la meteorologia cambia facilmente da una valle all’altra, da un versante all’altro, di valle in valle e di provincia in regione".

Quindi, lei legge il cielo?

"Beh, sì. Bisogna conoscere il cielo come il musicista conosce la musica. Ho 66 anni e ho passato la mia vita in volo, tra paracadutismo militare e civile, deltaplano, e ultraleggeri e aerei. Ma la mia passione è il volo senza motore, veleggiato". Cos’hanno detto in famiglia? "Mia moglie e i miei due figli sono abituati. E comunque io sono preparato. Tre anni fa, ho volato nel deserto della Namibia per la prima volta oltre i 1000 chilometri".

Il 5 agosto batte il record del centro Italia…

"Il decollo è stato alle 11 da Rieti, l’atterraggio alle 20. Non è stato un volo rettilineo, ma verso sud. Ho toccato prima Lazio, Abruzzo, la zona di Pescasseroli. Poi, Campobasso, Molise e ho sorvolato la Basilicata, seguendo la pedemontana del tavoliere delle Puglie fino a Melfi. Quindi, indietro dalla stessa strada, toccando Rivisondoli, la Maiella, il Gran Sasso, il lago di Campotosto. Via verso Amatrice, Monte Vettore, Castelluccio, Colfiorito, Monti Catria, Cucco e Nerone. E da lì a San Sepolcro, per risalire a Borgo San Lorenzo e giù ancora a sud e al nord".

Quel 5 agosto andava veloce? "Velocità media finale di 114 chilometri orari".

Ha mai paura?

"Se hai paura non voli per tante ore consecutive. Non c’è tempo per la paura".

Le emozioni, a 4mila metri?

"È uno spettacolo, ma non hai tempo di emozionarti per 9 ore di fila. Devi essere razionale". Lei vola tra Ancona e Macerata. I luoghi più suggestivi?

"Il Conero. La riviera dorica è bella d’inverno e d’estate".