
"Appare incomprensibile l’ennesimo aumento dei tassi d’interesse deciso dalla Bce. Così, dopo essere intervenuta tardivamente contro l’inflazione, ipotizzando che il rialzo fosse transitorio, ora la Banca centrale, insistendo nella sua politica di incremento dei tassi, rischia di tagliare definitivamente le gambe a un’ipotesi di crescita economica". Maurizio Tritarelli, presidente della Cna, critica il rialzo dei tassi d’interesse varato dalla Banca centrale europea che porterebbe preoccupanti conseguenze per le famiglie e per le imprese italiane. "Leggendo i dati del report ‘FragilItalia’, l’aumento dei prezzi sta costringendo quasi il 60% degli italiani a ridurre le risorse destinate allo shopping, il 53% a tagliare i consumi di energia elettrica, il 51% a limitare le spese per attività culturali e di svago, e il 44% a ridurre i consumi di gas – spiega Tritarelli –. Continuando ad aumentare il costo del denaro, questa tendenza è destinata a continuare anche nel prossimo futuro, con il 57% degli italiani che si vedrà costretto a ridurre o evitare molte altre spese. Nella sola provincia di Macerata, dal primo gennaio ad oggi, sono 1.354 le imprese che hanno tirato giù la saracinesca. In questo contesto di difficoltà economiche è necessario un immediato intervento pubblico, nazionale o regionale, per garantire un minimo si liquidità a tutto il comparto produttivo. La Regione, per esempio, potrebbe rifinanziare la legge regionale 132020 per la concessione di prestiti a tasso agevolato".