GIORGIO GIANNACCINI
Cronaca

"Oltre 350 persone assistite dalla Caritas. Serve un intervento"

"Nel 2024 le famiglie che si sono rivolte alla Caritas per ottenere un sostegno sono 120, per un totale di...

"Nel 2024 le famiglie che si sono rivolte alla Caritas per ottenere un sostegno sono 120, per un totale di...

"Nel 2024 le famiglie che si sono rivolte alla Caritas per ottenere un sostegno sono 120, per un totale di...

Nel 2024 le famiglie che si sono rivolte alla Caritas per ottenere un sostegno sono 120, per un totale di oltre 350 persone, con una forte crescita rispetto agli anni precedenti. Occorre un progetto generale che vada oltre all’assistenza, attraverso una sinergia tra enti e associazioni impegnati nel sociale, coordinati dall’amministrazione comunale". È l’accorato appello di Luigi Marconi, fondatore e volontario della scuola italiana per stranieri a Porto Potenza, nonché collaboratore della Caritas locale. "La causa più importante di povertà è la mancanza di lavoro, ma anche quello precario e sottopagato – spiega Marconi –. La seconda causa è l’estrema difficoltà nel trovare una casa, una missione quasi impossibile che crea in chi può permettersi di pagare un affitto uno stato d’ansia e incertezza. La Caritas si impegna per rispondere alle esigenze delle persone in difficoltà con la distribuzione di cibo e vestiario – aggiunge ancora –, con interventi di tipo economico: pagamento bollette, contributi per affitto, acquisto libri e medicine. Esiste pure un servizio trasporti che andrebbe potenziato per le esigenze crescenti di chi chiede di essere accompagnato a fare visite, a ritirare i permessi di soggiorno e altro".

Oltre a ciò, coglie l’occasione per lanciare una proposta. "La Caritas e il centro di ascolto Il Dono collaborano con la nostra scuola popolare multietnica per il contrasto alla povertà educativa che colpisce le famiglie e i bambini più poveri – riprende Marconi –. Il rapporto della Caritas evidenzia una situazione negli anni sempre più preoccupante. È necessario che su questi temi si avvii un confronto aperto che abbracci l’intero territorio comunale e che veda protagonisti i soggetti istituzionali e politici, le parrocchie, l’associazionismo e la cittadinanza nel trovare delle possibili soluzioni".