"Oltre sisma e Covid: rilanciamo il turismo"

In arrivo il festival "Itacà" a Ussita, Fiastra e Arquata. Gli organizzatori: "Ricostruiamo insieme il futuro dei borghi distrutti"

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di Lucia Gentili

Farà tappa sui Monti Sibillini il festival del turismo responsabile, "It.a.cà". Si svolgerà tra giovedì 10 e domenica 13 giugno, animando Ussita, Fiastra e per la prima volta Arquata del Tronto intorno al tema dell’edizione 2021: "Il diritto di respirare", pensiero che trae ispirazione dal filosofo camerunense Achille Mbembe. Il festival è gratuito, ed è iniziata da mercoledì la campagna di donazioni per sostenere questa tappa marchigiana (per chi volesse sostenere il festival e avere informazioni, basta andare sulla pagina Facebook di C.a.s.a, Cosa Accade Se Abitiamo – Frontignano, Ussita). L’obiettivo dei promotori è riflettere insieme e nutrire il futuro dei borghi, ricchissimi da un punto di vista naturalistico, umano e culturale e alle prese con la doppia emergenza ricostruzione post sisma e Covid. La tappa sibillina, a cura dell’associazione di promozione sociale C.a.s.a. insieme al centro di educazione ambientale Alcina, è parte attiva della rete nazionale. "Dopo l’annullamento della tappa 2020 a causa della pandemia – affermano gli organizzatori –, abbiamo voluto rimboccarci le maniche e andare avanti con il festival nell’unico modo che ci sembra possibile: rafforzare una rete ancora più ampia attorno al tema del turismo responsabile. Siamo felici che Arquata abbia condiviso con noi fin dall’inizio questo spirito e si sia sentita parte di questo percorso. Il diritto di respirare è la nostra risposta comune, la risposta della rete di It.a.cà all’emergenza sanitaria, sociale, climatica, economica in atto, una risposta che anche i Sibillini accolgono: per ricordare a tutti che esistere non è avere o possedere, ma significa semplicemente respirare". Per questo, a distanza di un anno, "prendiamo fiato e ci riproviamo, grazie anche alla preziosa rete di persone, territori e realtà che vogliono impegnarsi per un’idea di turismo etico e rispettoso dell’ambiente e di chi ci vive – proseguono C.a.s.a., Alcina, Monte Vector e Arquata Potest –. Affiancare al turismo parole come responsabilità e diritti, tutela dell’ambiente, multiculturalità e beni comuni, è la benzina che ci permette di portare avanti la riflessione collettiva su come abitare queste terre ferite, contro abbandono e spopolamento, ma anche speculazioni e logiche di profitto". Gli spazi naturali del Parco e le sue comunità possono offrire l’occasione per imparare ad ascoltare e a muoversi in silenzi carichi di vita. Il festival marchigiano è patrocinato dai Comuni di Ussita, Fiastra e Arquata e dal Parco nazionale dei Sibillini, in collaborazione con Unicam.