di Chiara Gabrielli
"Un uomo libero e buono, innamorato di Gesù, della città, dell’Azione Cattolica per cui si è tanto speso. Generoso, curioso, andava di fretta, perché l’amore ti muove, ti appassiona. Il suo amore per la Chiesa lo spingeva senza tregua. Pensando alla preghiera da leggere alla messa di martedì, ho pianto di cuore, ricordandolo". Con queste parole Francesco Garbuglia, presidente diocesano dell’Azione Cattolica, ha voluto ricordare Don Luigi Taliani, sacerdote, professore e giornalista, scomparso un anno fa. Per omaggiarlo, una targa, posta all’ingresso delle redazioni di EmmeTv e Radio Nuova, è stata scoperta dai parenti di don Luigi. Recita: "In ricordo e in memoria di don Luigi Taliani, fondatore del giornale Emmaus". Don Luigi, fondatore del giornale Emmaus, per anni ha insegnato al liceo classico di Macerata: uno dei suoi tratti distintivi, l’amore per i giovani, con cui tanto lavorato e a cui ha dato sempre fiducia. Ieri l’incontro per ricordarlo, "Parlare col cuore secondo verità nella carità" alla Domus San Giuliano. A iniziare Franco Elisei, presidente dell’Ordine dei giornalisti delle Marche: "Dal punto di vista giornalistico, parlare col cuore si traduce in onestà intellettuale, senza pregiudizi, nell’uso di un linguaggio di pace e di speranza". Poi è stata la volta di Mauro Sabatini, presidente Fuci Macerata: "Per i giovani universitari don Luigi è stato un punto di riferimento costante, portava luce in mezzo a noi con straordinaria dedizione. Per la Fuci ha letteralmente girato l’Italia a bordo della sua Ford Fiesta, non si è mai risparmiato nella vita da sacerdote e da giornalista. Credeva fermamente nei giovani e amava ripetere ‘Bisogna tenere con una mano il Vangelo e con l’altra il giornale’. È stato testimonianza di una Chiesa che ha le braccia aperte. La sua perdita è oggi un vuoto difficilmente colmabile, ma siamo grati per quanto ci ha dato". E ancora, Egizia Marzocco, presidente Ucsi Marche: "Parlava sempre a favore, mai contro, si batteva perché la verità emergesse, approfondiva ogni notizia" e Beatrice Testadiferro, in rappresentanza della Fisc: "Aveva una grande fede e fiducia nella comunicazione, oltre a un grande amore per i giovani".
"Voglio parlare di don Luigi al presente, sono sicuro che è qui e sta ridendo delle cose che diciamo di lui", così Vincenzo Varagona, già giornalista Rai e presidente nazionale Unione Cattolica Stampa Italiana, che ha ricordato le collaborazioni in radio con lui, la passione per il Papa, il modo di fare informazione, poi l’intervento di Luigi Alici (leggere l’articolo a parte) e del vescovo Nazzareno Marconi: "Don Luigi ci direbbe ‘non perdete tempo a parlare di me, portate avanti il mio lavoro’. Ciascuno risvegli nel suo cuore il ricordo di don Luigi, la chiesa sta cambiando ma lui aveva la fede schietta nel fatto che è il Signore a guidarla, sempre".
In tanti hanno voluto rendergli omaggio con piccoli ricordi, dalla vicesindaco Francesca D’Alessandro al maestro Lorenzo Lattanzi, dall’amico Eugenio Lampacrescia a Romano Carancini. L’ex sindaco di Macerata ha voluto portare "un ricordo tenerissimo. Da quei giri sulla sua Seicento verde per il quartiere di Santa Croce, saranno passati 50 anni. Ha segnato il mio matrimonio, i figli, la mia vita. Fu una delle persone con cui parlai prima di candidarmi a sindaco, ricordo il lungo ragionamento sul valore del cristiano nella politica e sul coraggio di essere testimoni, di spendere la propria vita al servizio degli altri". Presente anche l’ex presidente della Regione e parlamentare, Adriano Ciaffi.