Omicidio di Osimo, i colleghi di Olindo: "Nessuna minaccia" / FOTO

Era il compagno della dentista Patrizia Pasutto

Olindo Pinciaroli

Olindo Pinciaroli

Macerata, 22 maggio 2017 - «Un grande uomo e un grande maestro. Se mi aveva parlato di minacce o problemi? Assolutamente no, niente di tutto questo». Katiuscyia Battistelli è sotto choc: con Olindo Pinciaroli lavorava nell’ambulatorio veterinario Sant’Anna di Porto Potenza, una delle tante attività portate avanti dal 53enne di Montelupone, ucciso ieri a coltellate lungo la strada Chiaravallese a Osimo. La collega è senza parole: «È una notizia devastante, sono choccata. Non mi faccia aggiungere altro», si limita a dire.

Pinciaroli era originario di Urbisaglia, dove in passato la famiglia aveva gestito un ristorante. Aveva vissuto a lungo a Macerata dove è molto conosciuto, prima di trasferirsi, una quindicina di anni fa, a Montelupone. Viveva in una villetta isolata in contrada Campodonico: con lui la compagna – la dentista Patrizia Pasutto, originaria di Macerata e con uno studio a Montelupone – e la figlia di cinque anni. Pinciaroli collaborava con vari ambulatori per animali di piccola taglia: oltre al Sant’Anna di Porto Potenza, lavorava in via Valadier a Macerata e a Sambucheto.

AGGIORNAMENTO Fermato il collaboratore di Pinciaroli

La vera passione del 53enne erano però i cavalli: aveva una scuderia con una decina di esemplari nelle campagne di Trodica di Morrovalle e ogni volta che poteva usciva per una cavalcata. Gestiva l’anagrafe dei cavalli in provincia per conto dell’associazione allevatori ed era un volto noto nei maneggi delle Marche e non solo, dove svolgeva attività privata. Era attivo anche nel settore della compravendita dei cavalli, oltre a essere una presenza fissa in molti palii (non ultimo quello di Siena) e quintane, dove prestava servizio con la sua ambulanza veterinaria. Un servizio che aveva svolto per anni alla Raci di Villa Potenza: anche nell’edizione di due settimane fa era stato impegnato per tutto il weekend. Personaggio esuberante e allegro, viene ricordato dai colleghi come un tipo sempre disponibile. «Sono choccato, ancora non ci posso credere – è quello che riesce a dire il veterinario maceratese Luca Borgani, con il quale Pinciaroli lavorava a Sambucheto –. L’ho sentito due giorni fa al telefono e ci saremmo dovuti vedere martedì. Sono senza parole».

Nel 2013 il veterinario di Montelupone era rimasto coinvolto in un’inchiesta su un giro di selle rubate da un centro ippico friulano, per essere poi scagionato da ogni accusa. Due anni fa, invece, Pinciaroli era stato protagonista sui giornali di uno scambio di accuse con un collega, per la morte di un cavallo durante la Raci.