Omicron 5, balzo dei casi "Ma vaccinazioni al palo"

Il report della Fondazione Gimbe: nelle Marche un’impennata del 30,6%. Corsi: "Quasi tutti asintomatici, la situazione non impatta sugli ospedali"

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di Franco Veroli

Qualcuno l’ha già chiamata "ondata estiva". Forse è un po’ esagerato, ma è certo che siamo in presenza di una nuova crescita dei casi di positività al Covid. Colpa, soprattutto, di Omicron 5, che ha una contagiosità molto elevata, almeno come quella del morbillo o della varicella, una delle tante sottovarianti del Coronavirus. Una situazione che è certificata dai dati diffusi negli ultimi giorni dall’osservatorio epidemiologico regionale, che indica numeri in aumento. I dati del monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe registrano nelle Marche un aumento del 30,6% dei casi di positività al Covid tra l’8 e il 14 giugno rispetto alla settimana precedente. C’è, è vero, una performance in miglioramento per i casi attualmente positivi per 100mila abitanti, 218: la suddivisione per provincia, vede in testa Ascoli con 253 casi (più 48,6% rispetto alla settimana precedente); poi Ancona con 242 (più 19,8%), Fermo 235 (più 46,7%), Macerata 226 (più 18%) e Pesaro e Urbino 207 (più 47,7%). Ma 218 è un valore che è già stato superato: i dati del servizio salute della Regione Marche ieri hanno rilevato un’incidenza di 272,54 casi per 100mila abitanti, un rialzo legato all’aumento dei positivi negli ultimi due giorni. "Sì, effettivamente negli ultimi giorni il numero dei nuovi casi positivi è in aumento. Ma, fortunatamente, si tratta quasi sempre di soggetti asintomatici. Questo significa che questa situazione non impatta sui pronto soccorso e sugli ospedali", sottolinea Daniela Corsi, direttrice dell’Area Vasta 3 di Macerata, che comunque invita a mantenere comportamenti improntati alla prudenza. E, in effetti, ieri i ricoveri sono rimasti fermi a quota 64, quelli del giorno precedente, anche se quelli in terapia intensiva sono aumentati da quattro a cinque. Poca cosa, si dirà, ma secondo la Fondazione Gimbe, le Marche si collocano sopra la media nazionale per posti letto occupati da pazienti Covid-19 in area medica (6,7%) e in terapia intensiva (2,6%). Altra spia della nuova crescita dei casi è data dal numero delle persone in quarantena, in aumento ormai da diversi giorni: ieri, hanno raggiunto quota 6.148, 308 in più rispetto a 5.840 del giorno prima (in provincia di Macerata, sono passate da 1.163 a 1.236). E c’è anche un altro elemento che indica in modo evidente la tendenza, vale a dire il tasso di positività (misura il numero dei tamponi positivi rispetto al totale di quelli processati): ieri era al 34,9%, in aumento rispetto al 32,5% del giorno prima, molto più elevato di quello dell’inizio del mese (il primo giugno era poco sopra al 23%). Ieri, nelle Marche, sono stati effettuati 2.415 tamponi. I nuovi positivi sono 844: 161 in provincia di Pesaro – Urbino, 278 in provincia di Ancona, 175 in provincia di Macerata, 84 in provincia di Fermo, 104 in provincia di Ascoli e 42 casi fuori regione. In questo contesto la campagna di vaccinazione, in particolare la somministrazione della quarta dose per i soggetti più fragili, nelle Marche marcia a rilento più che altrove. Il tasso di copertura vaccinale con quarta dose (persone immunocompromesse), infatti, è del 26,5% (la media in Italia è del 38,2%). Il tasso di copertura vaccinale con la quarta dose (over 80, ospiti delle rsa e fragili nella fascia da 60 a 79 anni) è dell’8,6% (la media in Italia è del 18,1%). Invece, la popolazione da 5 a 11 anni che ha completato il ciclo vaccinale è pari 20,3% (la media in Italia è del 34,8%), a cui aggiungere un ulteriore 2,2% (media Italia 3,4%) con una prima dose.