"Omofobia, no alle iniziative nelle scuole"

FdI e Latini contro la circolare del ministero: dietro la lotta alle discriminazioni si nasconde la volontà di propagandare l’ideologia gender

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di Marta Palazzini

"No alla giornata mondiale contro l’omofobia nelle scuole". È l’appello di Fratelli d’Italia Macerata, che condanna la circolare con cui il ministero dell’Istruzione invita le scuole di ogni ordine e grado a organizzare per oggi iniziative sulla giornata contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia. "Nelle scuole pubbliche – sostiene il partito della Meloni – non possono trovare posto insegnamenti su tematiche così delicate, che riguardano posizioni particolari e sulle quali esiste un conflitto socio-culturale molto acceso, senza prima provvedere alla giusta formazione del corpo docente interessato. La natura istituzionale della scuola non consente di affrontare questi delicatissimi argomenti che trovano, invece, il loro luogo naturale nel contesto familiare e nello stretto rapporto con i genitori, i quali conoscono bene i propri figli e possono accompagnarli nella comprensione di queste tematiche, senza standardizzazioni, con la specifica cura e attenzione che merita il proprio figlio e, soprattutto, nel rispetto dei tempi necessari alla comprensione. Delle iniziative generalizzate, come quelle descritte nelle linee guida sulla varianza di genere, potrebbero forse essere utili a qualche ragazzo, ma risulterebbero dannose per la maggioranza degli alunni – proseguono da Fratelli d’Italia –. Il rispetto e la lotta alle discriminazioni devono riguardare tutti gli esseri umani e non devono diventare l’occasione per trasmettere agli alunni strane teorie sulla fluidità dei sessi, sul gender o su altri elementi che portano ad una ipersessualità precoce e che turbano l’identità dei minori".

Nonostante la circolare ministeriale, secondo quanto riportano alcuni dirigenti scolastici contattati dal Carlino – come Roberta Ciampechini (Scientifico e Ragioneria), Claudio Bernacchia (Bonifazi di Civitanova e Classico di Recanati) e Mara Amico (del Lucatelli di Tolentino) – non sono state organizzate iniziative sul tema. Sono previste invece delle conversazioni in classe al liceo artistico Cantalamessa, come riferito dal dirigente Claudio Mengoni. Contro le inizative per la giornata sull’omofobia si è espressa anche Giorgia Latini, assessore regionale alla Scuola. "Il timore fondato di tante famiglie – dice – è che dietro alla lotta contro le discriminazioni si nasconda in realtà la volontà di propagandare la teoria gender tra bambini e ragazzi. Un timore condiviso da tutti coloro che non vogliono vedere introdotti tra i banchi, surrettiziamente, i principi contenuti nel ddl Zan, peraltro già bocciato in Parlamento. La vera discriminata, da parte di chi vuole imporre la propria ideologia agli studenti, è la famiglia. Non risulta (spero di sbagliarmi) la stessa solerzia in occasione della Giornata Internazionale della famiglia, non risultano richieste agli insegnanti di approfondire il tema. Evidentemente queste ricorrenze vengono evidenziate soltanto quando vanno d’accordo con certe impostazioni ideologiche".

La richiesta della Latini al ministero è di "ritirare la circolare. All’Ufficio scolastico regionale e ai dirigenti scolastici chiedo invece di vigilare affinché la lotta alle discriminazioni non diventi il modo di certa malapolitica di introdurre attraverso canali extraparlamentari ciò che non si è riusciti ad approvare in maniera democratica. Questo tra l’altro violerebbe il consenso informato e la libertà educativa dei genitori. Non possiamo permetterlo a nessuno".