Operazione sicurezza. Frana, partiti i lavori sotto via Pancalducci

L’assessore Marchiori: "Preveniamo situazioni di rischio"

Operazione sicurezza. Frana, partiti i lavori sotto via Pancalducci

Andrea Marchiori, assessore comunale ai Lavori pubblici (foto Calavita)

Avviati i lavori di messa in sicurezza e bonifica della frana in via Pancalducci, in prossimità del cimitero. Un’opera di prevenzione che interessa un’area fortemente esposta al fenomeno del dissesto idrogeologico e classificata con pericolosità elevata e rischio elevato. L’intervento, interamente finanziato dal ministero per 400mila euro a valere sui fondi dedicati al dissesto idrogeologico, prevede la realizzazione di pozzi drenanti, dreni sub orizzontali di raccolta delle acque, di un nuovo collettore fognario e di sistemi di controllo e monitoraggio. L’esecuzione delle opere idrauliche non avrà interferenze con la viabilità di via Pancalducci. Dalle indagini e dai monitoraggi geologici e geotecnici preliminari è emerso un importante fenomeno gravitativo – generato per le caratteristiche proprie del terreno, per l’assetto strutturale e stratificato e per la presenza di acqua – che si estende per una lunghezza di circa 550 metri e una larghezza di circa 300 metri lungo il versante che digrada verso nord-est, posto sotto via Palcalducci. "Dopo gli interventi su via Verga (conclusi), via dei Velini e Madonna del Monte (in esecuzione), diamo avvio a un’altra opera di messa in sicurezza del territorio su una delle principali arterie di accesso alla città – ha commentato l’assessore Andrea Marchiori –. È sempre più attuale l’esigenza, da parte delle amministrazioni, di prevenire situazioni di rischio collegate ai fenomeni atmosferici e l’amministrazione Parcaroli, con questa ulteriore opera, dimostra la grande capacità di attrarre risorse e, grazie alla professionalità degli Uffici, tramutarle in interventi concreti". I pozzi drenanti permetteranno di migliorare le caratteristiche del terreno dissipando le sovrappressioni indotte dalla falda; il sistema consentirà, inoltre, di raccogliere le acque contenute all’interno del sottosuolo così da allontanarle attraverso un sistema di tubazioni. Infine, saranno eseguite almeno quattro campagne di monitoraggio all’anno (per due anni) che, tramite dei sondaggi, permetteranno di prelevare dei campioni di terreno ed effettuare le analisi.