"Orario flessibile contro i rincari dell’energia"

Strategia della Nerea per contrastare gli aumenti, il direttore: "Così evitiamo i picchi giornalieri dei costi, scelta in accordo con i lavoratori"

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di Lucia Gentili

"In accordo con i dipendenti, abbiamo attivato la flessibilità nell’orario di lavoro per cercare di evitare il più possibile i picchi giornalieri dei costi energetici. Dunque turni che non sono più con i canonici orari 6-14-22, ma che vengono anticipati o posticipati giornalmente in funzione dei costi. E, qualora sia necessario, riduzione dell’orario attingendo alle ferie". A parlare è Benedetto Cesaretti, direttore della Nerea spa di Castelsantangelo sul Nera. L’azienda, in questa fase, cerca così di contrastare i rincari. Già da qualche anno Nerea aveva iniziato un percorso di abbattimento dei propri impatti ambientali, con interventi di investimento per l’ammodernamento degli impianti e la riduzione dei consumi energetici. Di recente sono stati pianificati altri due interventi, sempre finalizzati all’abbattimento dei consumi; uno verrà completato a novembre e l’altro in primavera, per oltre 1,5 milioni. "Stiamo pianificando la produzione in funzione dell’andamento orario del costo giornaliero dell’energia – aveva già anticipato il mese scorso Cesaretti –. Nonostante questo, a fine anno avremo eroso il margine aziendale". L’aumento medio dei costi delle materie prime tra il 2021 e il 2022 è stato dell’80%. Tra queste, la voce prevalente di spesa riguarda gli imballaggi, in particolare la plastica e il pet (polietilene tereftalato) per le bottiglie. Per ovviare è stato applicato un aumento dei listini nell’ordine del 10%, che ovviamente non ha coperto gli aumenti subiti ma che non poteva essere maggiore per ragioni di mercato.