Mondiali, orgoglio Marocco a Macerata: "Ora ci guardano con rispetto"

Questa sera la semifinale contro la Francia: il viaggio del Carlino in una comunità che nel Maceratese conta ufficialmente 1.750 residenti

Macerata, 14 dicembre 2022 - Macerata come Rabat. In questi giorni si respira aria del Marocco per le vie della città: il Paese arabo sta vivendo una favola, facendo sognare tutti. Marocchini e non. In tantissimi, delle nazionalità più varie, si stanno appassionando al sogno di questa squadra su cui nessuno avrebbe scommesso all’inizio del campionato mondiale in Qatar e che invece è arrivata in semifinale, la prima volta che una Nazione africana avanza fino a questo punto. Stasera la sfida più attesa, quella contro la Francia.

Mondiali, tifosi del Marocco in festa a Macerata
Mondiali, tifosi del Marocco in festa a Macerata

"La gente ci ferma e ci chiede se siamo marocchini, poi ci dicono che tifano per noi – spiegano i ragazzi che sono soliti incontrarsi al ristorante Sofì in corso Cavour –, tutti ora ci trattano con rispetto, scherzano e ridono con noi. Sembra non ci sia più nessuna differenza tra marocchini e italiani, siamo tutti uguali, è una sensazione meravigliosa".

Sorride la titolare Sally Amakhmakh, 31 anni (la mamma di Marrakech e il papà di Beni Mellal), è arrivata in Italia da piccola e ora ha tre figli. Già pregusta la serata di festa nel suo locale: "Stiamo vivendo un sogno e speriamo che si avveri – dice –, non svegliateci adesso. Vogliamo arrivare in finale e salire sul tetto del mondo. Il Marocco sta rendendo onore a tutto il mondo arabo, ci sostengono le nazionalità più varie. Siamo stati sommersi dai messaggi di congratulazioni in questi ultimi giorni. Possiamo farcela con la Francia, del resto abbiamo battuto già la Spagna e il Portogallo, che non erano di certo scarse, e poi è anche una questione di fortuna. Il pallone, come si dice, è rotondo". L’integrazione è sempre stata la parola chiave per lei: "Siamo stati bene in Italia fin dall’inizio, consapevoli sempre che dobbiamo rispettare le tradizioni e il mondo di vivere del Paese che ci ha accolto – spiega Sally –, siamo musulmani, ma abbiamo fatto lo stesso l’albero di Natale. Anzi, ne abbiamo fatti due".

Il marito, Moussaid Adbeljalil, è originario di Casablanca: arrivato in Italia con i genitori da piccolissimo, a soli 2 anni, ora lavora alla Nuova Simonelli e si occupa di assistenza tecnica: "Stiamo facendo la storia, che spettacolo ricevere tanto sostegno". Gli fa eco Abdelek Bir Sadiki, che è qui da 7 anni e tra poco inizierà a lavorare al mattatoio a Villa Potenza: "La vittoria di domani – perché è certo che il Marocco avrà la meglio – la dedicherò all’Italia e a tutti gli italiani. In questo periodo faccio il cameriere saltuariamente, mentre porto i piatti a tavola i clienti mi chiedono se sono marocchino e mi fanno i complimenti, pure in banca l’altro giorno la stessa cosa, è pazzesco". "Dopo le altre partite, abbiamo cercato di mantenere un ordine nei festeggiamenti, dopo abbiamo ripulito la strada – spiegano –, ci siamo anche improvvisati vigili urbani per far defluire il traffico, l’obiettivo era di non creare problemi. Comunque, i maceratesi ci facevano cenni di vittoria dal marciapiede, ma c’era anche chi suonava il clacson con noi. Sono addirittura finiti i gadget del Marocco, non si trovano più né magliette né bandiere".

Grandi festeggiamenti anche davanti allo Sferisterio. Oggi, se tutto va bene, si fa il bis. Stasera "la vinciamo noi – commentano tutti –, i nostri giocatori sono partiti con molte difficoltà e guardate ora dove sono, vediamo una squadra dove tutti sono complici, prima hanno puntato sull’attacco, poi sulla tattica e la difesa, e sempre sulla velocità. Il capitano Ambrabat è un guerriero, il portiere Bounou la nostra salvezza. Peraltro, Hakimi e Mbappè sono super amici, sarà divertente vederli giocare contro".

Se chiedete ad Adel Mahmoud, egiziano, in Italia da 10 anni, ora magazziniere da Sapore di mare, come mai tifi Marocco, vi guarderà stupito della domanda: "Come potrei non farlo? È un Paese arabo, quindi un fratello, ed è la prima volta che arriva fino a questo punto". Tra i tifosi sfegatati troviamo anche l’italiana Natasha Proietti, residente a Macerata: "Ho urlato e saltato per le vittorie del Marocco, una gioia immensa – racconta – e siamo andati a fare i giri in macchina dopo, per fare festa". Sami Saaid, cugino di Sally, ha 14 anni e gioca a calcio con l’asd Camerino Castelraimondo: tifoso dell’Inter, sogna di partecipare ai mondiali, come i suoi eroi, che sta seguendo in tv in questi giorni.

Marocchini con il fiato sospeso non solo da Sofì: ad esempio Mohamed Chahidi, 47 anni, cuoco al supermercato Tigre in viale Leopardi, stasera starà attaccato alla tv: arrivato qui nel 1990, è sposato con una donna di Tolentino da cui ha avuto due bimbi, oltre al mestiere principale si diverte a proporre ricette su Tik Tok con la sua pagina "Chef Mohamed": "È da tanto che aspettiamo una partita contro la Francia – spiega –, è una sfida molto sentita a livello culturale. Credo sia difficile farcela stasera, per me è già tantissimo essere arrivati fino a qui. Ma dico ’difficile’, non ’impossibile’, i nostri arrivano a questa sfida super carichi. Basti pensare che in occasione dell’ultima vittoria addirittura il re è sceso in strada a festeggiare, è stato molto commovente – prosegue Chaihidi –, è un traguardo raggiunto per la prima volta nella storia, un’emozione per tutti".

Anche Tolentino è in festa per il Marocco: "Mi stanno telefonando tutti – spiega lo chef –, tutti i Paesi arabi e l’Italia tifano per noi". Anche Salah Asemy vive qui dal 1990, lavora ad Appignano e si occupa dei profughi in una casa di prima accoglienza: "Una grandissima festa – commenta –, che soddisfazioni ci ha dato questa squadra. L’ultima volta avevo promesso che in caso di vittoria avrei offerto da bere e così è stato, ho festeggiato con diversi italiani in corso Cavour".

Cheddira, originario di Loreto ed ex giocatore della Sangiustese, non sarà in campo stasera, nell’ultima sfida ha preso due gialli. "Nessun problema – commenta Asemy –, abbiamo altri cammelli". E scoppia a ridere. Sì, l’umore è veramente alle stelle: stasera sapremo la verità. Stando agli ultimi dati aggiornati (2021) sono 1.750 i marocchini residenti nel Maceratese, il 6 per cento degli stranieri in totale in provincia.