Orsetti si sfila, stallo sulla lirica

Passo indietro del dirigente della Regione Marche, era in pole position per il ruolo di sovrintendente

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"Chi lascia la strada vecchia per quella nuova, sa quello che lascia ma non sa quello che trova". Recita così un vecchio detto popolare che potrebbe risuonare benissimo per la situazione di stallo in cui è precipitata l’Associazione Sferisterio. Perché se, infatti, non ci si è messo molto a dare il benservito a Luciano Messi, con l’introduzione nel bando per la sua successione della clausola della laurea come requisito indispensabile, la strada per arrivare alla nuova nomina si sta facendo sempre più intrecciata e in salita. Raimondo Orsetti, candidato favorito fino alla scorsa settimana, infatti, ha fatto un passo indietro nella tarda mattinata di ieri, inviando una mail al cda in cui specifica che "lo Sferisterio non può permettersi di aspettare ancora settimane o mesi la nomina di un nuovo sovrintendente". Il riferimento da parte del dirigente della Regione è al fatto che la sua attuale posizione presenta profili di incompatibilità con il ruolo di sovrintendente e, per questo, il cda dopo l’ultima riunione di venerdì scorso ha chiesto ulteriori pareri legali e consulenze, lasciando tutta la situazione appesa a un filo, con le settimane che continuano a scorrere inesorabilmente. A mettere un punto su eventuali dubbi sulla sua persona è stato proprio Orsetti che ha deciso di farsi a parte, lasciando però il cda con una bella "patata bollente" in mano. In lizza, infatti, adesso restano solo Flavio Cavalli, il cui nome però non metterebbe d’accordo tutti i consiglieri e Giacomo Miandro che, tra i tre candidati che avevano avuto accesso al colloquio orale (sulle 24 domande che erano arrivate alla chiusura del bando), non sembra sia mai stato davvero in corsa per il posto. In questa situazione di incertezza, il rischio che si era paventato anche nel corso dell’ultima riunione del cda, è che si sia "costretti" a scegliere tra altri candidati che non erano stati ammessi al colloquio orale e quindi, in certo senso già scartati. L’altra opzione, quella di ricorrere a un nuovo bando, sembra ancora più impraticabile perché i tempi si andrebbero ad allungare troppo, tenendo la programmazione della prossima stagione in attesa per troppi mesi.