Ospedale di Macerata, ancora batteri nell’acqua: "Non bevetela’"

Maccioni: ridotta la carica batterica, ma resta il divieto

Alessandro Maccioni

Alessandro Maccioni

Macerata, 9 agosto 2018 - L’opera di disinfezione dell’acqua in ospedale non ha dato i risultati sperati, resta quindi il divieto di utilizzo dell’acqua potabile. Mentre sarà possibile utilizzarla per la pulizia personale, anche intima, evitando solo il contatto con il cavo orale e con le ferite chirurgiche. «La clorazione dell’acqua – spiega il direttore dell’Area Vasta, Alessandro Maccioni –, effettuata secondo i dosaggi raccomandati, ha ridotto notevolmente la carica batterica, ma in alcuni punti, prevalentemente nell’ala «vecchia» e nei serbatoi di accumulo, non si è ottenuto il rientro nei parametri di legge».

Da circa tre settimane, infatti, era scattato il divieto di utilizzo dell’acqua per bere e per lavarsi perché erano emersi germi di Escherichia coli e Pseudomonas a seguito dei lavori fatti sulle tubature. «Per azzerare il problema, dovuto al sezionamento delle tubature che ha provocato il contatto con l’ambiente esterno – aggiunge Maccioni – si sono decise azioni, alcune ad effetto immediato, altre al massimo entro 30 giorni. Filtri batterici verranno posizionati su tutti i rubinetti dei lavandini dell’ospedale (sale operatorie, sala parto, tutte le degenze, ambulatori), dei lavandini delle cucinette di reparto e di servizio per gli utenti (bar e bagni pubblici)».

«I lavori di ammodernamento dell’impianto idrico, decisi a seguito dell’emergenza di luglio, saranno anticipati rispetto alle date programmate: in particolare, considerata la vetustà dei serbatori che necessitano di manutenzione ‘pesante’, si provvederà a rivestire le superficie interna con materiale impermeabile e più facilmente sanificabile e sanitizzabile rispetto all’originaria struttura in cemento. L’attività inizierà all’inizio di settembre, verificata la disponibilità delle ditte specializzate alla posa in opera del materiale».

Rimane, quindi, il divieto di bere l’acqua dai rubinetti, ma è possibile utilizzarla, dopo averla bollita per 4-5 minuti, per preparare thé e tisane.