Ospedale intitolato a Francesco Foltrani

Emozionante cerimonia per l’inaugurazione della lapide dedicata al medico-eroe scomparso per Covid. La famiglia: "Grazie a tutta la comunità"

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di Gianfilippo Centanni

"La famiglia Foltrani ringrazia il sindaco e quanti si sono prodigati per ricordare con affetto e stima mio padre, uomo leale, onesto, generoso, gentile: ha amato la famiglia, ha sacrificato la vita per gli altri. Resta profondo il sentimento di dolore per la sua scomparsa, ma il vuoto è colmato dai valori che egli ha saputo infondere". Il pubblico che ha gremito l’area della manifestazione, ai Viali Valentini, ha acclamato con una standing ovation le commosse parole di Chiara Foltrani, la figlia del dottor Francesco a cui poi – scoperta la lapide a lui dedicata – è stato intitolato l’ospedale di Cingoli. Con una lettera il presidente Sergio Mattarella ha encomiato Francesco Foltrani, medico di famiglia, deceduto il 19 marzo 2020 a 67 anni per coronavirus contratto curando i pazienti. Con una coinvolgente manifestazione organizzata dal Comune, nobilitata dalle autorità militari e civili provinciali, in servizio il Corpo bandistico di Villa Strada, è stato onorato il "medico eroe" e sono state attribuite attestazioni di merito a quanti si sono prodigati nel periodo della pandemia che aveva squassato la Casa di riposo, "leit motiv" degli interventi. Michele Vittori, sindaco: "Per Cingoli, una giornata memorabile: celebrate le civiche virtù ricordando i momenti davvero bui, le notti insonni, la solidarietà di tante persone". Vanessa David, sindaco dei ragazzi: "Riconoscenti a chi si è sacrificato, coltivandone la memoria con rispetto e gratitudine". Flavio Ferdani, prefetto: "Un evento espressione dei sentimenti della collettività anche agli uomini della Marina, al loro senso del dovere e di responsabilità". Nazzareno Marconi, vescovo: "Il Dottor Francesco, un fiore sul roseto della sua famiglia". Luca Buldorini, consigliere provinciale: "Una medaglia morale merita la comunità cingolana, distintasi nel superare le difficoltà". Antonio Natale, ammiraglio: "A Cingoli abbiamo fatto squadra, ottenendo in 60 giorni risultati gratificanti". Nadia Storti, dirigente Asur: "Vissuti con coraggio, forza e competenza i momenti traumatici nei Pronto soccorso del problema Covid". Romano Mari, presidente dell’ordine del medici: "La pandemia ha messo a dura prova il sistema sanitario che comunque ha retto. Francesco Foltrani era un mio coetaneo, uno dei 370 medici deceduti in Italia". Filippo Saltamartini, assessore alla Sanità: "Se non fossero arrivati gli ‘angeli bianchi’ della Marina militare, la condizione dei pazienti sarebbe stata diversa". Premio "Labieno d’oro" ai dottori Luigi Ippoliti, medico di famiglia ("Ha onorato il giuramento di Ippocrate nell’emergenza pandemica"), Carla Urbani del nosocomio locale ("Straordinarie qualità e capacità curando gli ospiti della Casa di riposo") e Alessandra Pioli, referente infermieristica del comparto ospedaliero ("Ha profuso eccezionali qualità e sensibilità"). Medaglia d’argento Pio VIII alle dottoresse Patrizia Branchesi e Eleonora Gabrielli, attestati di benemerenze a dodici effettivi della Marina militare, Serena Romagnoli, infermiera, Cri e Protezione civile di Cingoli.