"Ospedale, l’ex primario Ferretti nel comitato"

L’oncologa di San Severino è stata nominata vicepresidente del gruppo in prima linea per la difesa del Bartolomeo Eustachio

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di Gaia Gennaretti

Aveva promesso che sarebbe stata sempre presente. E così sarà: la dottoressa Benedetta Ferretti, ex primario dell’oncologia di San Severino, è stata nominata vicepresidente del comitato per la difesa del Bartolomeo Eustachio. Per lei si erano mosse oltre 7mila persone che hanno firmato una petizione con l’obiettivo di chiedere all’Area Vasta 3 e all’assessore regionale Filippo Saltamartini di consentire all’amata dottoressa di restare per altri due anni. Questo però non le è stato consentito e la Ferretti è andata in pensione due settimane fa. Il comitato l’ha però voluta nella propria squadra: "Dopo la scomparsa del presidente, il dottor Marco Marchetti, che era una vera e propria colonna portante – spiega il suo successore, Marco Massei – abbiamo rinnovato il consiglio direttivo del comitato. Marchetti era un medico e una persona di grande spessore umano e professionale e la dottoressa Ferretti, agli inizi della sua carriera, è cresciuta nel suo entourage divenendo l’eccellente medico che tutti conosciamo e di cui apprezziamo le doti e l’umanità. Siamo felicissimi – aggiunge – che abbia accettato di affiancarmi come vicepresidente, la vedo davvero come un’erede di Marchetti, una figura idonea a rappresentare il comitato nel migliore dei modi grazie alla sua esperienza e conoscenza. Può dare tanto a livello umano e professionale e confidiamo molto nelle sue competenze per continuare la nostra battaglia. È davvero importante che ci sia". Del direttivo fanno parte il riconfermato segretario Mario Chirielli, il vicesegretario Giovanna Capodarca e i componenti Anelido Appignanesi, Dino Marinelli, Elena Amici, Veros Bartoloni e Ines Piersanti. Tra le iniziative promosse dal comitato non si può non ricordare la grande manifestazione del 2016 contro la chiusura del punto nascite e del reparto pediatria voluta dall’amministrazione regionale dell’allora presidente Luca Ceriscioli, il conseguente ricorso al Tar, tuttora pendente, le raccolte firme, gli incontri informativi e di sensibilizzazione per la cittadinanza.