"Ospedale, Saltamartini ci prende in giro"

L’affondo di Carancini (Pd): aveva fatto credere che i lavori sarebbero partiti quest’anno, ma non c’è ancora nessun progetto

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di Chiara Sentimenti

"Nessun progetto e nessun finanziamento per la programmazione del nuovo ospedale di Macerata per il quale, come ogni amministratore sa, occorrono finanziamenti certi". Si è preso qualche giorno di tempo per studiare il masterplan previsto dalla Regione per la sanità maceratese, ma ora il consigliere Romano Carancini (Pd) non lesina stoccate soprattutto all’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini, che avrebbe preso in giro i cittadini sul nuovo ospedale di Macerata.

"Il 2 luglio scorso l’assessore ci aveva fatto credere che nel 2022 sarebbero partiti i lavori per il nuovo ospedale – ricorda Carancini –. Ma nel masterplan si afferma che, su un investimento complessivo di 140 milioni di euro, la disponibilità attuale ammonta a 60,5 milioni e che i restanti 79,5 devono ancora essere reperiti. Questo vuol dire che, a quasi un anno e mezzo dall’insediamento della giunta delle destre di Francesco Acquaroli, la promessa di avvio lavori nel 2022 in realtà non si tradurrà neppure con una recinzione dell’area". Carancini ricorda anche come la quasi totalità dei fondi (55 milioni su 60,5) attualmente disponibili per l’ospedale "risalgono a un finanziamento del ministero della Sanità (con decreto 16 luglio 2021) per opera della precedente giunta Ceriscioli, che ne aveva fatto puntuale richiesta dopo che i sindaci dell’Area Vasta 3 avevano scelto all’unanimità di realizzare il nuovo ospedale di primo livello alla Pieve".

Quindi il consigliere ribadisce come finora non sia stato trovato "un euro" e soprattutto come i 79 milioni mancanti non basteranno. "Ne vanno aggiunti, infatti, almeno altri 70 per le tecnologie sanitarie. Quello che sta accadendo ha dell’incredibile: a Saltamartini non basta aver deciso di fregarsene di una decisione formale e storica della Conferenza di Area Vasta 3 rispetto alla realizzazione di un nuovo ospedale di primo livello, tornando indietro sulla procedura e cancellando un progetto di fattibilità pronto, consegnato e scelto – incalza Carancini –. A Saltamartini non basta neppure ridimensionare l’ospedale di Macerata da 550 a 350 posti letto, ma ad oggi, a 16 mesi dall’insediamento, non vi è traccia di alcun nuovo progetto e, cosa ancor più grave, non sono state trovate le risorse per poterlo realizzare. La vicenda del nuovo ospedale di Macerata non appartiene a nessuna parte politica, ma credo fortemente che questo è il momento in cui ogni cittadino, indipendentemente dall’appartenenza, debba indignarsi e urlare la propria rabbia per come siamo stati e veniamo "portati in giro", dietro i fumi degli annunci. Non intendo rivendicare al sindaco di Macerata (nonché presidente della Provincia) le parole da lui stesso utilizzate in passato per testimoniare il suo impegno sull’ospedale che lo avrebbe portato a incatenarsi pur di vederlo compiuto, ma occorre che assuma una posizione forte, chiara e di critica verso una Regione che è totalmente insabbiata e che sta privando la città e il territorio di un diritto".