di Franco Veroli
Dal 23 novembre scorso Alfredo Mazza (nella foto) è il nuovo primario di Cardiologia a indirizzo riabilitativo dell’ospedale di Camerino. Proviene dalla Cardiologia dell’ospedale di Sarno (Salerno), e ha preso il posto di Umberto Berrettini, diventato primario a Civitanova. Nel giro di poco tempo ha definito una impostazione che consente di sviluppare una notevole attività. "Ma serve più personale", dice.
A pochi mesi dal suo insediamento, che giudizio si è fatto dell’ospedale di Camerino.
"Mi trovo bene, ci sono ottimi sanitari che operano con zelo e grande professionalità. L’ospedale è una "bomboniera", una struttura nuova e moderna con grandi potenzialità. Purtroppo anche noi risentiamo della carenza di medici, difficili da trovare, specie per una realtà come questa, collocata nell’area montana e che, magari, meriterebbe collegamenti migliori. Voglio segnalare al riguardo che la Regione ha varato una legge che prevede importanti incentivi per i medici che scelgano di operare nelle aree del cratere sismico. Il fatto, poi, che l’ospedale si trovi a cavallo tra Marche e Umbria, consente un reciproco scambio di esperienze, ma è l’occasione anche per una mobilità attiva, attrarre pazienti qui da noi".
Dati freschi di Eurostat dicono che in Europa il 30,5% dei decessi è dovuto a patologie cardiovascolari. Perché?
"Dipende da diversi fattori, per lo più riconducibili a stili di vita e comportamenti che facilitano l’insorgere dei problemi. Ed è per questo che bisogna puntare soprattutto sulla prevenzione, cogliendo contemporaneamente due obiettivi: il miglioramento dello stato di salute e la riduzione dell’accesso ai servizi sanitari, che sono sempre più costosi. Innanzitutto bisogna non fumare o smettere di farlo, visto che il fumo è il vero e proprio "big killer"; serve poi un’alimentazione sana, la cosiddetta dieta mediterranea. E, soprattutto, bisogna fare movimento: mezz’ora di cammino ogni giorno migliora tutte le performance del nostro corpo, con sicuri vantaggi per il sistema cardiovascolare".
La Cardiologia di Camerino è ad indirizzo riabilitativo. Che significa? "La cardiologia riabilitativa è rivolta a pazienti infartuati o che hanno subito un intervento cardiochirugico o emodinamico. Si tratta di sviluppare un percorso di riabilitazione e rieducazione soprattutto per evitare che questi eventi producano effetti collaterali. Il paziente non può essere lasciato a se stesso, ma deve essere guidato e supportato. Abbiamo otto posti letto, ed è un servizio che esiste in poche realtà. L’ospedale di Camerino può quindi diventare un "fiore all’occhiello" per l’Ast di Macerata e per l’intera regione Marche. Ma serve più personale".
Qual è il progetto o l’iniziativa dietro l’angolo?
"Il progetti e le iniziative che abbiamo in mente sono tante, e notevole è l’attività del reparto. Facciamo numeri importanti, ma c’è bisogno di più personale. Attualmente siamo due medici ma, escluso il sottoscritto, ne servirebbero sei".