Palazzi assediati dai piccioni "Nessuno fa niente da anni"

Via Marche, Alessandro Massei: edifici in condizioni pietose, è una questione di igiene pubblica

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Palazzi assediati dai piccioni e nessuno che si occupa della pulizia. Dopo alcuni appelli rimasti inascoltati, Alessandro Massei torna a segnalare la situazione di degrado in cui versano i due immobili di via Marche 54-56, ormai in balìa dei piccioni. Lo stabile al numero 56 è stato dichiarato inagibile dopo il sisma e abbandonato dagli inquilini diventando territorio di conquista per i volatili, mentre quello attiguo era stato temporaneamente dichiarato inagibile, ma poi alcuni residenti sono tornati. A vivere lì dentro, tra gli altri, la madre di Massei. "È una situazione che faccio presente dal 2017, quando sporco e degrado cominciavano ad accumularsi – spiega Massei –. L’anno successivo sono riuscito a sottoscrivere un accordo con l’amministratore che avrebbe dovuto garantire una pulizia ogni sei mesi, ma non è stato così e lo sporco ha continuato ad accumularsi, tanto che ho sollecitato anche le istituzioni cittadine che, però, non possono intervenire perché si tratta di un immobile privato. Credo, da buon cittadino, di aver fatto il mio dovere nel segnalare una situazione di degrado, eppure nessuno ha mai dato seguito alle mie sollecitazioni". Massei, infatti, racconta di essere solo in questa sua battaglia di civiltà, perché visto che entrambi gli stabili dovranno essere demoliti, nessun residente sembra interessato a pagarne la pulizia periodica. "I balconi degli appartamenti sfitti e il cortile sono in una condizione pietosa – aggiunge Massei –, le deiezioni sono ovunque e, con il caldo, diventa difficile anche tenere aperte le finestre. I piccioni hanno nidificato dappertutto, dai balconi alle scatole dei contatori". Negli anni sono stati installati alcuni dissuasori, ma anche questo sembra che sia servito a poco. "Si tratta di una questione di igiene pubblica e non capisco come tutti abbiano voluto ignorarla – conclude Massei –. Invece di avere un ringraziamento per aver sollevato la questione, mi trovo a essere trattato come se fossi io quello a dover essere messo in silenzio".