Palazzo: antibiotici e dosaggi dei farmaci, più informazione

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Una giornata per riflettere sulla sicurezza delle cure farmacologiche. Il tema è misconosciuto, "tuttavia è molto importante – spiega il dottor Massimo Palazzo (nella foto), direttore dell’Unità operativa governo clinico e rischio clinico dell’Area Vasta 3 – se pensiamo che la resistenza agli antibiotici nel 2019 ha causato più morti di Hiv e malaria messi insieme, e che l’Italia ha statistiche allarmanti". Nel 2019, recependo una iniziativa dell’Oms, il 17 settembre, giornata mondiale della sicurezza dei pazienti, è stato proclamato giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita. In tutto il mondo, monumenti celebri si accendono di luci arancioni, e lo stesso avverrà oggi allo Sferisterio di Macerata. "Quest’anno le indicazioni dell’Oms riguardano la sicurezza della terapia antibiotica e la riconciliazione farmacologica – spiega il dottor Palazzo -. La riconciliazione va assicurata ogni volta che si passa da un regime assistenziale all’altro: da casa all’ospedale o viceversa, ad esempio". L’Area vasta 3, in attesa del fascicolo sanitario, sta predisponendo un modello di scheda su cui riportare tutti i farmaci "per evitare duplicazioni, sovradosaggi, interazioni. Il rischio è tra i più rilevanti a livello mondiale: si registrano errori farmacologici che causano eventi avversi, in alcuni casi anche letali". Era accaduto, ad esempio, anni fa a Civitanova, dove un farmaco era stato sostituito con uno simile che conteneva anche un diuretico, e che si rilevò mortale. "Stiamo lavorando su una procedura specifica, per strutturare meglio la lettera di dimissione con una scheda più analitica. Bisogna poter conoscere la storia farmacologica del paziente". Il secondo tema è il consumo di antibiotici: "Qui l’Italia è tra i peggiori in Europa – prosegue il dottor Palazzo -. L’antibiotico resistenza è la pandemia silenziosa che verrà: nel 2019 ci sono stati milione e 760mila morti per antibiotico resistenza, più di Hiv e malaria insieme. Tra le situazioni più a rischio c’è l’escherichia coli, spesso è associato all’antibiotico resistenza; oppure l’acinetobacter, che solo in Italia per l’80 per cento dei tipi è diventato resistente. Soprattutto in età pediatrica e geriatrica c’è un uso inappropriato di antibiotici sia nella prescrizione, sia perché spesso la terapia non è seguita nel giusto dosaggio e tempo. Servono formazione ed educazione, ma non solo per medici".

p. p.