"Adesso che l’estate sta finendo, la politica si adoperi per dare una risposta a Palazzo Cesarini Sforza, è suo dovere affrontare seriamente il problema". La fondazione ’Città Ideale’ ripropone il vecchio tema del recupero del più prestigioso palazzo della città Alta, da 22 anni interessato a un restauro costoso e senza fine. Lo fa con una lettera aperta inviata al Carlino e firmata dal presidente Luciano Baiocco, con la quale sollecita iniziative serie su un problema vitale. "Il palazzo – scrive Baiocco – deve essere reso pubblico e diventare centro di laboratori culturali. Non vogliamo negare al nostro futuro una possibilità che sarebbe il primo passo per tornare ad essere ’Città Ducale’, in un’ottica di sviluppo turistico-culturale e con risvolti positivi per il territorio". Nella lettera si ricorda l’incontro informale avuto con la giunta qualche mese fa da una delegazione composta dallo stesso Baiocco, dal presidente dell’Archeoclub Roberto Giannoni, con l’imprenditore Sandro Vivas e Alvise Manni, responsabile del Centro Studi Civitanovesi. "Da quell’incontro", scaturì la promessa che sarebbero seguite l’ufficialità dell’impegno e la conseguente delibera in ordine alla proposta, ma da mesi tutto tace, "con la motivazione che quel Palazzo appartiene a privati". Per ’Città Ideale’, un falso problema.
"Noi abbiamo sentito tutti i condomini – informa la lettera – ad esclusione di due che hanno i lotti sotto procedimento giudiziario e di altri due intestati a una srl scomparsa. Con un’equa liquidazione sono tutti disposti a cedere le singole porzioni, il cambio di destinazione urbanistica porrebbe fine a qualsiasi stallo. La cosa più importante, inoltre, è che non si chiede di postare in bilancio comunale un euro né per la liquidazione né per l’intervento". ’Città Ideale’ porta la testimonianza del vecchio sindaco di Matera, che partecipò a Civitanova a un convegno su "Il Mecenatismo nelle Marche, dalla teoria alla pratica". "Il sindaco – sottolinea poi – farebbe bene a confrontarsi con il suo ex collega che di cose, a Matera, ne ha fatte tante da trasformare la Città dei sassi in Capitale della Cultura. Quella cultura – prosegue – che anche per il Presidente Sergio Mattarella deve essere il veicolo per il futuro". La fondazione ’Città Ideale’ chiede poi attenzione su questo, e si dice disposta a coinvolgere tutti attraverso una raccolta di firme porta a porta. "Sarebbe ora – è la conclusione – che un politico non pensi solo alle elezioni ma anche alle future generazioni. La Basilicata era la regione più povera d’Italia, Matera, con le sue scelte, l’ha trasformata". In chiusura, la campana suona anche per la nostra Regione: "Le Marche hanno un potenziale economico diverso e quindi resta più facile raggiungere certi obiettivi". In sostanza, basta volerlo.
Giuliano Forani