
Consegnato al primo cittadino di Treia il riconoscimento del gioco del Pallone a Bracciale come patrimonio immateriale dell’Unesco. La nomina è arrivata lo scorso anno grazie all’inserimento del Tocatì di Verona, un programma per la salvaguardia dei giochi e degli sport tradizionali. Una vetrina di straordinaria per la promozione del territorio che ha fatto del gioco del Pallone a Bracciale un vero e proprio biglietto da visita che ha già dimostrato di saper attrarre turismo sia nazionale che internazionale. Quello di martedì a Roma quindi è stato il culmine di un lungo percorso. A consegnare al sindaco Franco Capponi il riconoscimento è stato il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi e dal sindaco di Verona Damiano Tommasi, al ministero della Cultura. "Quello che abbiamo ricevuto è il riconoscimento per il grande lavoro di tanti per rilanciare il nostro centro storico e la Disfida del Bracciale – spiega Capponi –. L’inserimento nell’elenco dei beni immateriali dell’Unesco non è solo un traguardo ma anche un punto di partenza perché questa nomina comporta un impegno a proseguire nella valorizzazione di questo sport, a partecipare alle manifestazioni, come il Tocatì di Verona in modo che questi giochi tradizionali vengano riscoperti così come gli altri venti che sono stati inseriti nell’elenco e che provengono anche da Francia, Croazia, Cipro, Grecia, Spagna, Tunisia. Voglio ringraziare – prosegue – i giocatori che si sono cimentati e sono andati in giro per l’Italia a fare competizioni, i presidenti di quartiere di Borgo, Cassero, Onglavina e Vallesacco, i collaboratori e chi realizza i palloni, gli appassionati di questo bellissimo gioco e i componenti dell’ente Disfida. Infine un ringraziamento speciale – conclude – va agli ultimi due presidenti dell’Ente Disfida Giorgio Bartolacci e Alessandro Verdicchio che hanno partecipato alle ultime fasi di qualificazione per ottenere questo riconoscimento".
Gaia Gennaretti