Omicidio di Pamela Mastropietro, trovata terza traccia di Dna / FOTO e VIDEO

Macerata, è sul corpo della 18enne uccisa. Al setaccio anche una scatola di guanti

Pamela Mastropietro

Pamela Mastropietro

Macerata, 30 marzo 2018 – Un terzo Dna sul corpo di Pamela Mastropietro, la 18enne romana uccisa e fatta a pezzi a Macerata a fine gennaio. La nuova traccia è stata trovata dai consulenti della procura che stanno cercando elementi utili alle indagini.

Le prime due tracce di Dna trovate, appartengono una a Innocent Oseghale, il primo nigeriano finito in carcere per l’omicidio, e la seconda al tassista che accompagnò la ragazza dalla stazione ai giardini Diaz, ma che non è indagato. Intanto i carabinieri del Ris stanno analizzando anche la scatola dei guanti in lattice trovata nella mansarda di via Spalato. L’ultimo accertamento è stato appena disposto dalla procura. L’esame tecnico si terrà il 6 aprile a Roma. La scatola è stata sequestrata nell’appartamento un mese fa dai carabinieri; su cento, ne erano rimasti 47. Gli inquirenti sono alla ricerca di impronte digitali. Gli altri due indagati sono Lucky Desmond e Awelima Lucky.

Ipotizzando che il padrone di casa, Oseghale, forse non li usava per le pulizie domestiche, e che potrebbero essere stati presi appositamente per l’orrenda sevizia praticata sul corpo della diciottenne – fatta a pezzi, lavata con cura nella candeggina e poi chiusa in due trolley –, si potrebbe pensare che su quella confezione sia rimasta qualche impronta.