Pamela Mastropietro, Macerata la ricorda tra striscioni e appelli

A cinque anni dal massacro della 18enne, le commemorazioni in via Spalato e ai giardini Diaz

Pamela Mastropietro

Pamela Mastropietro

Macerata, 30 gennaio 2023 – «Pamela, Macerata non dimentica". Così recitava lo striscione esposto ieri nel piccolo parco di via Spalato (davanti alla casa degli orrori) da una ventina di militanti del Blocco Studentesco. Mentre qualche residente si affacciava dalle finestre dei palazzi circostanti, i manifestanti hanno ricordato la tragedia di Pamela Mastropietro, denunciando come – a cinque anni esatti dal delitto – "non sia stata fatta ancora giustizia".

Che la ferita resti aperta lo dimostra quanto accaduto mercoledì in tribunale a Perugia, dove è ancora in corso il processo d’appello bis per l’aggravante della violenza sessuale. Il 33enne nigeriano Innocent Oseghale è stato condannato in primo e secondo grado all’ergastolo per omicidio aggravato dalla violenza sessuale, per vilipendio e occultamento di cadavere. Ma la Cassazione ha rilevato contraddizioni nella motivazione della violenza sessuale e per questo reato ha rinviato gli atti a Perugia, dove devono essere risentiti i due uomini che ebbero rapporti con Pamela dopo la fuga dalla Pars.

Mercoledì scorso i due non si sono presentati e l’udienza è stata rinviata al 22 febbraio.

Nel capoluogo umbro è andata in scena la protesta choc di Alessandra Verni, madre della 18enne romana, che si è presentata indossando una maglia con le foto del corpo a pezzi di sua figlia. La donna ha poi sfiorato lo scontro fisico con Oseghale, che all’uscita dall’aula le ha rivolto alcune parole con atteggiamento provocatorio.

Oggi alle 13 è previsto un altro momento di commemorazione, promosso dall’amministrazione comunale: si terrà alle 13 ai giardini Diaz, proprio dove Pamela incontrò Oseghale prima di essere massacrata.