Pamela Mastropietro, la compagna di Oseghale non si presenta al processo

Al via a Macerata la terza udienza del procedimento che vede imputato il nigeriano per l'omicidio della 18enne romana

Macerata, Oseghale a processo per l'omicidio di Pamela Mastropietro (Foto Calavita)

Macerata, Oseghale a processo per l'omicidio di Pamela Mastropietro (Foto Calavita)

Macerata, 13 marzo 2019 - Non si incrociano gli sguardi dei genitori di Pamela Mastropietro e di Innocent Oseghale, seduti a pochi metri di distanza (FOTO). La mamma, Alessandra Verni con la maglietta che ritrae la figlia; l'imputato, accusato di aver ucciso e fatto a pezzi la 18enne romana, con il capo chino: guarda da un'altra parte. Oggi, nel giorno della terza udienza del processo davanti alla Corte di Assise di Macerata, doveva presentrarsi a deporre la sua compagna

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E invece Michela Pettinari non c'è. "Pettinari non è presente, è stata cercata a casa, ma è irreperibile", spiega il procuratore di Macerata, Giovanni Giorgio. La Procura si dice disponibile a rinunciare all'audizione a condizione che vengano acquisiti i verbali di sommarie informazioni resi dalla stessa e dei sequestri effettuati dalla Guardia di Finanza. Sull'acquisizione dei verbali c'è il consenso di tutte le parti, ma l'avvocato Andrea Marchiori, legale di parte civile che difende il proprietario della casa di via Spalato dove è avvenuta la morte della 18enne, non acconsente alla rinuncia. La Corte si riserva di verificare, all'esito dell'udienza, la necessità o meno di ascoltare la teste alla luce delle acquisizioni dei verbali.

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E' questo il clou del dibattimento, che riprende alle 9. Il primo teste citato dalla Procura è Giovanni Di Giovanni, psichiatra della Pars, la comunità da cui la ragazza fuggì il 29 gennaio dell'anno scorso. Il medico spiega le patologie di cui soffriva la giovane, affetta da un disturbo border line grave a cui si era aggiunta la dipendenza da più sostanze stupefacenti. Parla delle terapie e delle condizioni di fragilità in cui lei era quando uscì dalla Pars.

Poi saranno sentiti i due uomini che la incontrarono e la compagna di Oseghale.  La scorsa settimana furono ascoltati il collaboratore di giustizia, Vincenzo Marino, supertestimone dell'accusa, e tre ex compagni di cella di Oseghale.

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