Pamela Mastropietro, processo bis. Saranno risentiti due testimoni chiave

Si tratta dei due uomini che hanno avuto rapporti sessuali con la giovane prima dell'omicidio di via Spalato. Intanto Oseghale continua a professarsi innocente

Perugia, 23 novembre 2022 - Saranno risentiti i due uomini che hanno avuto rapporti sessuali con Pamela Mastropietro poche ora prima dell'omicidio in via Spalato. E' quanto ha deciso la Corte di Assise di appello di Perugia, accogliendo la richiesta della procura generale. Si procederà dunque con un'integrazione dell'istruttoria nel processo di appello bis per l'aggravante della violenza sessuale nei confronti di Innocent Oseghale, condannato per aver ucciso e fatto a pezzi la diciottenne romana il 30 gennaio 2018. 

Pamela Mastropietro
Pamela Mastropietro

La Cassazione, confermando la condanna del nigeriano per omicidio e occultamento di cadavere, aveva invece disposto un appello bis per l'aggravante della violenza sessuale. Se l'aggravante dovesse cadere, per Oseghale, condannato all'ergastolo in primo e secondo grado, potrebbe esserci uno sconto di pena. La prossima udienza è stata fissata per il 25 gennaio.

Innocent Oseghale "in relazione al reato di omicidio continua a professarsi innocente" e "per quanto riguarda la violenza sessuale respinge fermamente le accuse, speriamo che questa volta questa sua posizione venga accolta": ad affermarlo è stato l'avvocato Simone Mastraxia, uno dei legali del nigeriano per il quale è in corso davanti alla Corte d'assise di appello di Perugia il processo di secondo grado bis per l'omicidio e lo stupro della diciottenne Pamela Mastropietro.

La Corte ha deciso di riaprire l'istruttoria dibattimentale per sentire due testimoni. "Non ci sono assolutamente riscontri probatori - ha detto ancora l'avvocato Mastraxia - e quello che viene paventato nella sentenza della Corte d'assise d'appello di Ancona, in maniera tra l'altro contraddittoria, come evidenziato dalla stessa Corte di Cassazione, è un'ipotesi davvero fondata sul nulla. Quindi io spero che la Corte di Perugia ne prenda atto".