
L’avvocato Carlo Nunzio Sforza ha assistito Cinzia e Betti Morresi
Aiuola e verde pubblico diventati parcheggio e illegittime modifiche alla viabilità. È arrivato anche il Consiglio di Stato a confermare la sentenza, datata 2024, del Tar Marche, appellata dal Comune di Corridonia. La vicenda ha interessato un’area a San Claudio di Corridonia dove Cinzia e Betti Morresi, titolari dell’Arredamento Morresi, hanno assistito a modifiche dei parcheggi pubblici, condominiali e privati nonché alla creazione di una viabilità prima inesistente senza che alle stesse sia mai stata richiesto il dovuto assenso, essendo comproprietarie dell’area condominiale mutata e persino titolari di porzione dell’area privata intaccata. Si sono relazionate col Comune di Corridonia per richiedere un controllo, ma quest’ultimo ha ritenuto più volte di non intervenire affermando che non vi fosse alcuna illegittimità. Così si sono rivolte agli avvocati Carlo Nunzio Sforza e Natalie Ripa, e al Tar Marche, il quale con apposita sentenza aveva accolto il ricorso imponendo che l’intera zona tornasse allo stato originario. Contro la sentenza ha proposto appello il Comune di Corridonia e il Consiglio di Stato, con sentenza del 20 maggio, lo ha respinto, confermando che lo stato dei luoghi è stato modificato senza la doverosa autorizzazione dell’assemblea condominiale e del titolo edilizio, sia per i parcheggi condominiali e privati sia per la viabilità.
"È evidente la radicale modifica che si è realizzata, non solo dell’area pubblica, che era una semplice aiuola, ma anche del piazzale condominiale – scrivono i giudici –. Pertanto, diversamente da quanto sostenuto dalla difesa comunale, la strada oggetto di contesa non esisteva in epoca pregressa, giacché, come correttamente rimarcato dal Tar nella sentenza appellata, si è creata una viabilità del tutto nuova, utilizzata da chiunque, all’interno di un’area che era esclusivamente condominiale e che è divenuta, una via di scorrimento con duplice accesso in entrata ed uscita". Quindi il Consiglio di Stato ha ordinato al Comune di Corridonia di ripristinare la situazione precedente. "Siamo orgogliosi che abbia confermato la fondatezza delle ragioni fatte valere in primo grado – ha affermato l’avvocato Sforza – . Chiediamo solo che vengano rispettati i diritti condominiali e privati. Siamo fiduciosi che le sentenze verranno eseguite, altrimenti dovremo insistere nella richiesta di nomina di un Commissario sostitutivo degli organi comunali".
Diego Pierluigi