GAIA GENNARETTI
Cronaca

La parente del Papa: “Emozionatissima, spero di potere cucinare peruviano per lui”

Lei è nata vicino a Lima ma da anni vive e San Severino, in provincia di Macerata. “Nel mio cuore sapevo che avrebbero scelto lui, come missionario ha fatto un lavoro immenso”

Carmen Cecilia Cristina Prevost Navea (a sinistra) ha una linea di sangue in comune con il nuovo papa Leone XIV

Carmen Cecilia Cristina Prevost Navea (a sinistra) ha una linea di sangue in comune con il nuovo papa Leone XIV

Macerata, 9 maggio 2025 – "Sono emozionatissima, sentivo nel mio cuore che sarebbe stato lui il nuovo Pontefice”. Con la voce piena di gioia e fede risponde così Carmen Cecilia Cristina Prevost Navea, lontana parente del nuovo Papa, Leone XIV, che il quotidiano Peru21 ha definito "un pastore dal cuore peruviano”.

Questo, per sottolineare proprio le origini del Santo Padre che ha trascorso gran parte della sua carriera in Perù come missionario e come vescovo di Chiclayo, dove si è guadagnato il rispetto per la sua capacità di gettare ponti tra settori ecclesiastici divisi, ottenendo anche la cittadinanza peruviana.

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Lei, Carmen Prevost, è nata nel 1961 a Mirtaflores, nella provincia di Lima, e dal 2015 vive a San Severino dove si è sposata con Massimo Massi, imprenditore settempedano che per tanti anni ha vissuto nella città fondata da Francisco Pizarro. Profondamente religiosa, la signora Prevost fa parte della confraternita della Beata Vergine Addolorata di Cesolo.

Prevost Navea, che cosa ha provato giovedì sera quando dal balcone di Piazza San Pietro il protodiacono, Dominique Mamberti, ha annunciato che il nuovo Papa era proprio Robert Francis Prevost?

"Mi sono davvero molto emozionata, e lo sono tutt’ora. Per me e la mia famiglia è stata una grandissima notizia. Ma nel mio cuore sentivo che sarebbe stato lui, dico davvero. Perché lui è sempre stato un pastore come Papa Francesco. In Perù ha fatto un lavoro immenso, eccezionale".

In che senso?

"Quando ci sono state le alluvioni, o il terremoto, ma non solo, è sempre stato in prima linea, una persona vicina al cuore della popolazione. Ieri dal balcone, guardando le migliaia di persone in Piazza San Pietro che lo acclamavano, sembrava molto emozionato, non è così? Sì. Aveva quasi le lacrime agli occhi per la commozione. Ma sono convinta che lui sia proprio così, una persona semplice e sono convinta che rimarrà tale".

Che parentela c’è fra voi due?

“Abbiamo in comune un trisavolo che viveva in Louisiana, negli Stati Uniti, e aveva tre figli. Due andarono in Perù e uno rimase negli Usa. Nell’albero genealogico che conservo in Perù, quello della mia famiglia, c’è anche lui”.

Non ha mai avuto la possibilità di conoscerlo?

"No, non ci conosciamo direttamente. Ma mi piacerebbe davvero molto. Ho tentato di andare a trovarlo a Lima anni fa ma le coincidenze me lo hanno impedito purtroppo. Per un lungo periodo ho vissuto sei mesi là e sei mesi qua poi ho deciso di trasferirmi definitivamente a San Severino”.

Proverà a mettersi in contatto con lui?

"Sicuramente sì. È stato appena eletto quindi in questo periodo sarà impegnatissimo, ma in futuro ho intenzione di tentare di contattarlo attraverso la Santa Sede. Chissà, magari avrò la possibilità anche di invitarlo a San Severino, a mangiare a casa mia. Sono una brava cuoca e so che a lui piace il cibo peruviano. Ne sarei felicissima”.