
Matteo Ricci, candidato governatore del Partito democratico, in partenza da Cantiano per il tour elettorale in bicicletta
Dopo un breve saluto ai vari intervenuti a Cantiano (in provincia di Pesaro) per la partenza in bici verso il sud delle Marche, alle 15 di ieri Matteo Ricci insieme al suo gruppo di ciclisti ha affrontato la sua prima salita di questa sua nuova avventura, la candidatura a presidente della Regione. Da Cantiano il gruppo si è diretto verso il Passo di Val Turbia per scendere poi verso Fabriano. Oggi farà tappa a Camerino e Comunanza per chiudere ad Arquata del Tronto, paese simbolo del terremoto. Prima della partenza, Ricci ha affrontato vari temi legati all’entroterra. A partire dalla sanità. "Non hanno riaperto nulla di quanto avevano promesso – ha detto, riferendosi al centrodestra – hanno fatto qualche favore ad amministratori dello stesso colore politico ma non c’è nessuna visione strategica, purtroppo sono aumentate le liste d’attesa, mobilità passiva e mancano medici e infermieri. Molta gente rinuncia a curarsi, la sanità pubblica dovrà essere finanziata di più altrimenti ci sarà sempre più privatizzazione". Poi il tema delle chiusure degli sportelli bancari e dei servizi nell’entroterra. "Bisogna interrompere questo cane che si morde la coda, cioè meno servizi e quindi meno residenti – dice Ricci –. Dobbiamo aiutare le persone a vivere qua". Lasciando l’Europa non pensa di tradire i tanti elettori che l’hanno votata? "Le 52mila preferenze dei marchigiani erano già orientate a chiedere un mio impegno per la regione. Anche nelle altre regioni dove mi hanno votato i collaboratori mi hanno spinto a candidarmi perché sarà una sfida strategica a livello nazionale. E poi al richiamo della propria terra non si può non rispondere. Questo viaggio in bicicletta dimostra che è bellissimo vivere nelle aree interne".