di Mario Pacetti
Tre anni fa, in piena emergenza Covid con annesse restrizioni, l’insediamento di Ylenia Ritucci al vertice del Circomare venne celebrato alla presenza di pochi intimi. Una cornice disadorna e amara, perché certi "flash" sono momenti importanti nella vita e nella carriera di un ufficiale. Ieri però, in occasione del congedo dalla nostra città, la prima donna al vertice della Capitaneria civitanovese s’è ampiamente ripagata con un bagno di folla (c’erano tutti i big istituzionali di oggi, tanti notabili ed ex del calibro di Pignataro e Moretti) che, prima ancora di qualsiasi pistolotto, testimonia icasticamente il feeling con la città, col comprensorio incluso nel Circomare e con le categorie professionali che più diffusamente si rapportano con l’autorità marittima. Segno che la Ritucci, nel frattempo ascesa a capitano di corvetta, ha saputo accattivarsi la stima di tutti. E pure la simpatia generale, catturata nei 3 anni e 12 giorni in cui s’è articolato il suo mandato (battuto il record stabilito da Enrico Moretti) grazie a un’empatia non comune. Doti da reinvestire a San Benedetto, dove è stata destinata. Lascia una eredità importante al tenente di vascello Chiara Boncompagni, 33enne di Senigallia, che guiderà il Circomare per i prossimi due anni.
Il passaggio delle consegne è stato officiato dal "capo di tutti", il Direttore marittimo di Ancona Donato De Carolis. Prima ha parlato la Ritucci, che non è riuscita a soffocare l’emozione nel ricordare i difficili primordi a Civitanova quando, mamma di un bimbo di 3 mesi, ha dovuto penare per armonizzare l’incarico istituzionale con la sfera familiare ed affettiva in un frangente in cui la pandemia aveva stravolto schemi e certezze. Poi s’è sciolta rievocando i tratti salienti del suo mandato e il costante impegno, personale e dell’intero suo "equipaggio", al servizio degli utenti del mare con un occhio particolare per la sicurezza dei naviganti e dei bagnanti.
Il suo "contraltare" Chiara Boncompagni non ha nascosto la soddisfazione di poter esercitare nella sua terra, le Marche, il primo comando. Ha garantito sinergia con tutti, nel reciproco rispetto delle differenti attribuzioni, e strategie rivolte alla valorizzazione di tutte le attività marittime e portuali, nel segno della qualità e della sicurezza. Infine il contrammiraglio De Carolis ha elogiato i suoi due "ottimi ufficiali" per quel che hanno fatto finora. E si aspetta ancora tanto da loro. Del comandante Ritucci ha detto che "s’è distinta per la professionalità, per le sfide intraprese e i risultati raggiunti grazie alla capacità di ascolto di tutti i players portuali e degli altri suoi interlocutori". E scommette pure sulla Boncompagni perché "ha solidi presupposti per rimpiazzare bene chi l’ha preceduta".