Pensionato scrive al sindaco "Ecco cosa fare per il centro"

L’ex commerciante ha esposto in vetrina la lettera inviata al primo cittadino "Il mio consiglio? Far sostare le macchine in piazza Giacomo Leopardi"

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di Antonio Tubaldi

Si sta cercando in ogni modo di riportare i cittadini a frequentare il centro storico di Recanati: tanti i tentativi che, però, per ora hanno conseguito risultati limitati nel tempo. Non si può dire che non ci sia l’impegno da parte dell’amministrazione Bravi che ha coinvolto commercianti e i residenti con l’organizzazione di diversi mercatini e di eventi culturali e ricreativi oltre alla concessione di un contributo forfettario ai proprietari se si fossero decisi a cedere, in comodato d’uso gratuito, il proprio locale sfitto, per un tempo di almeno sette mesi, per favorire l’apertura di nuove attività, iniziativa che ha portato a sei nuovi punti di vendita e di esposizione in centro. Infine è di questi giorni l’abolizione del pagamento della sosta serale d’estate dalle 20 alla mezzanotte. Ma c’è chi avanza la necessità di misure più efficaci. È quanto propone Giuliano Pierini, commerciante recanatese oggi in pensione, che ha posto sulla vetrina della sua ex macelleria in corso Persiani la copia di una lettera che nelle settimane scorse ha inviato al sindaco in cui prova a dire la sua sul perché il centro di Recanati è sempre più vuoto e ad avanzare qualche suggerimento. Per lui è necessario "far sostare le auto in piazza Giacomo Leopardi: la sola soluzione capace di riportare nuovi residenti, attività economiche, vitalità e movimento in tutta la città". L’ex commerciante parte da una certezza sul perché il centro storico è andato via via spopolandosi: ciò è iniziato proprio da quando piazza Giacomo Leopardi è stata preclusa da luogo di sosta e di passaggio delle macchine. Ha fatto anche i conti Pierini: "La capienza attuale della piazza è di 140 macchine, avverto che le ’City Car’ saranno sempre più silenziose, elettriche, non inquinanti e sempre più ’Mini’; tutto ottimale quindi per la funzionalità ed efficienza del progetto". Per Pierini non sarebbe difficile studiare una disposizione ottimale in piazza per almeno una novantina di auto in sosta. Quanto altro si prova a metter in piedi per cercare di riportare la gente in centro per lui è solo "iniziative di facciata e pertanto destinate a fallire. Nulla valgono gli intrattenimenti anche se ben concepiti: avvengono, terminano ma niente cambiano". Pierini mette in luce anche altri aspetti negativi: "Il contrasto tra il tentativo di un arredo urbanistico dispendioso e il risultato raggiunto e la scarsa pulizia visibile ancor più nelle vetrine e negli ingressi dei negozi sfitti".