Per il badge di cantiere l’ostacolo della privacy "Ma i controlli ci sono"

L’accordo sottoscritto con l’azienda e i sindacati "La raccolta dei dati non può spettare al Comune"

L’accordo era stato sottoscritto alla fine del 2020 tra il Comune, l’azienda e le organizzazioni sindacali, ma il badge di cantiere, lo strumento di controllo che permette di verificare in tempo reale gli operai al lavoro al centro fiere, probabilmente non vedrà mai la luce. Visto che mancano circa otto mesi alla fine degli interventi e dato che finora non si è riusciti a superare il problema della privacy, difficilmente lo strumento potrà diventare operativo da qui in avanti. Anche se, come spiega l’assessore Andrea Marchiori, "la ditta ha fatto tutto quanto era necessario per l’introduzione, predisponendo la sbarra all’ingresso del cantiere e il termoscanner per il riconoscimento facciale di quanti entrano. Così come il Comune non ha mai voluto ostacolare l’introduzione del badge. Ma essendo un protocollo sperimentale, è sorto un problema su chi si sarebbe assunto la responsabilità del controllo dei dati raccolti, che non può spettare ovviamente al Comune oppure al direttore dei lavori". Il problema delle possibili sanzioni per il mancato rispetto della privacy dei lavoratori, quindi, ha frenato l’introduzione del badge. Sull’utilizzo dello strumento si sono spesi molto i sindacati, che hanno chiesto più volte anche un incontro al Comune, l’estate scorsa, per capire come mai non fosse stato dato seguito al protocollo sottoscritto. Ma la mancata introduzione del badge, assicura Marchiori, non significa che i controlli nel cantiere non siano effettuati. "I controlli alla base della sperimentazione ci sono tutti, perché nessuno può entrare liberamente nel cantiere, il rigore nel rispetto dei protocolli è massimo, tanto che l’ispettorato del lavoro è passato più volte a verificare e non è mai stato trovato nulla di irregolare – dice ancora l’assessore –. L’unica cosa che manca è il fatto che i dati, come sarebbe stato nel caso dell’introduzione del badge, non sono trasmessi in tempo reale alla cassa edile. Ma altrimenti per il resto è stato tutto predisposto in maniera corretta. Basta affacciarsi per vedere come si sta lavorando qui a Villa Potenza. Per questo, nessuno ha mai voluto bloccare o disincentivare l’utilizzo di questo strumento di controllo e spesso mi sembra che la questione sia pure enfatizzata in modo un po’ troppo strumentale".

c. sen.