"Truffa sui permessi della legge 104". Denunciati politico, preside e prof

Nei guai il consigliere regionale Sandro Bisonni, una dirigente e un insegnante. «Andavano in vacanza o partecipavano a consessi elettorali»

Le indagini sono state condotte dalla Guardia di finanza di Macerata (foto d’archivio)

Le indagini sono state condotte dalla Guardia di finanza di Macerata (foto d’archivio)

Macerata, 18 ottobre 2016 – I finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Macerata, dopo gli approfondimenti investigativi coordinati dal procuratore della Repubblica Giovanni Giorgio, hanno denunciato per truffa continuata aggravata in danno dello Stato una dirigente scolastica e due docenti, tutti in servizio negli istituti scolastici di media superiore della provincia. GUARDIA DI FINANZA

Uno dei docenti ora è in aspettativa, ricoprendo la carica di consigliere regionale. Si tratta di Sandro Bisonni, di Tolentino, eletto in Regione con i Cinque Stelle, poi passato al gruppo misto.

La denuncia è scattata, dopo che le indagini hanno accertato che i tre avrebbero di recente utilizzato i permessi e i congedi straordinari, richiesti per prestare assistenza a loro genitori disabili per recarsi in località turistiche (la dirigente scolastica, tra l’altro, anche in resort marini del sud-Italia e uno dei docenti più volte a Cuba) o in consessi elettorali, riferiti alla propria campagna elettorale, in vista delle consultazioni regionali, svoltasi nel 2015. <<Le notizie su una indagine della Procura di Macerata nei miei confronti, mi rattristano perché sono assolutamente sicuro della mia innocenza - scrive in una nota Bisonni -. Auspico che questa vicenda si chiarisca quanto prima possibile, proseguirò a svolgere il mio impegno di consigliere regionale con serenità e coerenza>>.

Le indagini muovono dall’attività informativa svolta sul territorio, dove le notizie che circolano sull’abuso dei benefici per l’assistenza ai congiunti disabili, previste dalla legge 104/1992, soprattutto nel settore pubblico, creano particolare malcontento.

Le attività di riscontro – testimoniali e documentali, mediante acquisizione anche di copia di biglietti aerei e di attestati rilasciati da vari alberghi, siti in località turistiche – effettuate dalla Guardia di finanza di Macerata e coordinate dalla Procura, hanno consentito di accertare, attraverso una ricostruzione analitica delle giornate in cui i due docenti e la dirigente scolastica si sono assentati dal lavoro, avvalendosi dei permessi per l’assistenza in favore di congiunti disabili, che essi hanno apparentemente utilizzato tali benefici per fini totalmente estranei rispetto a quelli previsti dalla normativa.

In particolare, i finanzieri hanno proceduto al confronto delle giornate di permesso ex legge 104/1992 e di congedo straordinario richieste dai tre indagati, constatando che effettivamentela dirigente ha soggiornato in resort e alberghi, un professore si è recato più volte a Cuba; l’altro professore ha seguito la propria campagna elettorale.

In definitiva, sono risultate 151 le giornate di permesso e di congedo, richieste all’ufficio scolastico per l’assistenza in favore dei congiunti disabili, che i tre indagati hanno indebitamente utilizzato. Le assenze dal lavoro per l’assistenza alle persone disabili sono interamente coperte da danaro pubblico, per effetto dei pagamenti effettuati dall’Inps. Per questo motivo, in danno degli insegnanti, il procuratore della Repubblica Giorgio ha chiesto e ottenuto il sequestro preventivo delle somme, corrispondenti alle indennità percepite per le citate giornate di indebita assenza, pari complessivamente per i tre a oltre 10.000 euro, in vista della loro possibile confisca, in caso di sentenza di condanna.