"Pesca a strascico, tutti uniti contro lo stop"

Assemblea degli armatori: "Insensato anche il Parco marino del Piceno, annienterebbe la flotta locale". A giorni le date del ’fermo’

"Pesca a strascico, tutti uniti contro lo stop"

"Pesca a strascico, tutti uniti contro lo stop"

di Mario Pacetti

L’azzeramento della pesca a strascico nel nostro continente entro il 2030 resta per ora una mera affermazione di indirizzo da parte della Commissione europea. Uno spettro e nulla più. Ma è meglio prepararsi a tutte le evenienze e cominciare a mobilitarsi nell’opposizione per far capire che le marinerie italiane non accetterebbero passivamente la loro soppressione. Il concetto è risuonato chiaro, ieri mattina, nella sala del mercato ittico in occasione dell’assemblea degli armatori promossa dalla cooperativa Casa del Pescatore, presenti anche i vongolari perché pure le loro barche finirebbero vittime della stessa mannaia. A illustrare lo status quo alla platea sono stati due big della Fedagripesca: il direttore nazionale Gilberto Ferrari e il vicepresidente regionale Giuseppe Micucci, che giocava in casa essendo un esponente di spicco della Casa del Pescatore. Ferrari ha ripercorso la storia di questo "action plan", varato a febbraio dalla Commissione europea nel quadro di un più articolato pacchetto (4 documenti), al momento senza alcun valore effettivo sul piano legislativo ma indicativo degli obiettivi da perseguire alla vigilia dell’adozione del nuovo regolamento decennale sulla pesca. "Già adesso - ha sottolineato Ferrari - il 60% del mare è di fatto off-limits per i pescherecci e non mancano le aree marine protette. Se ci è consentita la provocazione, visti i tanti divieti in vigore servirebbe piuttosto che Bruxelles cominciasse a istituire aree specifiche per la pesca in cui poter operare in santa pace, anziché moltiplicare i paletti. A marzo le organizzazioni della pesca di numerosi Paesi europei hanno firmato un documento comune contro l’indirizzo perorato dal commissario Sinkevicius e dalla commissione. E sono stati sensibilizzati i partiti. Quanto ai Governi nazionali, la gran parte di essi la pensa come noi. Nel Parlamento europeo solo l’estrema sinistra appoggia il verde Sinkevicius. Sarà importante la coesione e la compattezza fra i pescatori. E dei pescatori col mondo della politica". Quanto a Micucci, ha preannunciato che "a metà giugno si terrà probabilmente una manifestazione a Roma cui aderiranno tutte le organizzazioni di settore e i sindacati" e ha esortato a "monitorare la questione del Parco marino del Piceno. Un progetto insensato persino in ottica ambientale, che se attuato annienterebbe la flotta locale delle turbosoffianti". Ieri si è parlato anche del fermo pesca prossimo venturo (il decreto è atteso a giorni), della ritardata erogazione degli indennizzi relativi agli stop del 2021 e del 2022 (a cavallo dell’estate quei fondi si dovrebbero sbloccare) e delle demolizioni. Stanziati 74 milioni per le rottamazioni, il bando è atteso a settembre.