LORENA CELLINI
Cronaca

Piano casa sotto la lente del Tar. Un funzionario seguirà le verifiche

Il tribunale ha fermato i lavori in corso nella ex villa Paolini e disposto accertamenti sul progetto autorizzato.

La ex villa Paolini

La ex villa Paolini

Vertenze urbanistiche sotto la lente del giudice. Il Piano casa relativo all’ex villa Paolini è stato impugnato attraverso due ricorsi al Tar, che ha sospeso in via cautelare i lavori in corso, e il provvedimento è stato confermato anche dal Consiglio di Stato. In questo quadro, la giunta di Civitanova ha deliberato la nomina di un proprio consulente di fiducia e ha affidato l’incarico di seguire la questione all’architetto Lucia Mogliani, funzionario del settore edilizia privata in servizio la palazzina tecnica del Comune. Avrà la facoltà di interloquire con il responsabile dello Sportello unico dell’edilizia del Comune di Ascoli, che è stato invece indicato dal Tar per effettuare alcune verifiche sul progetto che ha consentito a una impresa privata, la Larry Srl, di abbattere la villa storica e le piante del parco annesso per poter realizzare al loro posto due palazzi, uno da cinque e un altro da tre piani, su un terreno che si trova all’angolo tra viale Vittore Veneto e via Vodice.

La nomina della funzionaria Mogliani non comporta oneri aggiuntivi il Comune.

I ricorsi al Tar, proposti da alcuni residenti della zona, hanno posto una serie di quesiti e dubbi circa la regolarità del cantiere, e chiesto di effettuare controlli anche sul progetto rilasciato dall’ufficio tecnico comunale. La vicenda deve ancora essere analizzata nel merito dai giudici amministrativi.

Ma nel frattempo, su quell’area i lavori sono stati sospesi. Il Consiglio di Stato ha respinto di recente la richiesta con cui la Larry Srl aveva chiesto di sbloccare le ruspe, facendo presenti i danni causati dallo stop deciso dal Tar.

Ma anche la corte di Roma ha riconosciuto come legittimo e corretto il percorso indicato dal tribunale amministrativo delle Marche, attraverso le verifiche e il dibattimento della questione in camere di consiglio dopo il 10 luglio.

Lorena Cellini