"Piccole vite sospese" a teatro, ecco il documentario di Moretti

Il documentario "Piccole vite sospese" sulle sindromi Pans Pandas sarà presentato oggi ad Appignano, seguito da una tavola rotonda con esperti e autrice del libro. Scopo: sensibilizzare sull'importanza della diagnosi precoce.

Sarà presentato oggi, dalle 17 al teatro Gasparrini di Appignano, il documentario "Piccole vite sospese – La sindrome Pandas tra evidenze scientifiche e storie personali" del regista Stefano Moretti, prodotto dall’Associazione Pans Pandas Italia Aps e Peter Pandas Odv, e tratto dall’omonimo libro di Cinthia Caruso, pubblicato nel 2019 da Carocci. Piccole vite sospese è il primo documentario di natura scientifico-narrativa sulla Pans Pandas, una sindrome infiammatoria pediatrica, ancora poco nota, che si manifesta con disturbi ossessivo compulsivi ed è associata a infezioni. Alla proiezione del documentario seguirà una tavola rotonda con la partecipazione di massimi esperti della materia con gli interventi di Alberto Spalice, ordinario di Pediatria Policlinico Umberto I di Roma; Cristiana Guido, psicologa al Policlinico Umberto I; Luciana Breda, reumatologa pediatra nell reparto di reumatologia pediatrica dell’Annunziata a Chieti; Andrea Manzi, pediatra al reparto Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli; David Mariani, oncologo alla Casa di Cura Villa dei Pini di Civitanova; Augusta Rizzo, neurologa all’ospedale di Galatina; Daniele Pisanò, microbiologo a Lecce. Inoltre sarà presente l’autrice del libro, la giornalista Cinthia Caruso, responsabile comunicazione Società italiana di pediatria. "Obiettivo del documentario è diffondere il più possibile la conoscenza di questa sindrome per sensibilizzare l’opinione pubblica e per indirizzare i bambini verso percorsi di cura corretti", afferma Antonella Bertolini, presidente dell’Associazione Pans Pandas Italia. "Spesso la diagnosi arriva in ritardo, dopo anni di sofferenze, anche a causa dell’assenza di un test diagnostico, con la conseguenza che molti bambini vengono scambiati per malati psichiatrici e trattati come tali", aggiunge la fondatrice dell’Associazione Giuliana Galardini. Ingresso libero.