I pirati informatici hanno preso di mira il sistema informatico con cui lavora anche il Comune di Macerata. Ma i danni sono stati limitati "e ormai quasi tutto è tornato alla normalità", spiega l’assessore Marco Caldarelli. Venerdì della scorsa settimana, nel mirino degli hacker è finito il cloud di PA Digitale, il sistema fornitore dei servizi online Urbi. Dopo l’attacco a questo sistema, con cui lavorano diversi Comuni, tra cui Milano, oltre a Macerata, i gestori di PA Digitale hanno chiuso alcune porte, creando problemi di accesso al cloud alle amministrazioni collegate: una specie di effetto cyber domino che ha messo in difficoltà alcuni uffici, non solo di Macerata, collegati a quel database virtuale. "Noi avevamo le cartelle di rete, così il danno è stato limitato, ma stiamo trasferendo tutto nel cloud, dunque qualcosa ha continuato a funzionare regolarmente, qualcosa no", prosegue l’assessore. I problemi principali sono rimasti con la firma digitale e il protocollo, tanto che l’ultima giunta è stata registrata in maniera cartacea, al contrario di quanto avviene da anni. "L’albo pretorio online non è stato disponibile, così come il protocollo e l’Urp, perché il percorso con il sistema Urbi era stato chiuso. Per il resto però tutto ha funzionato come sempre, e non ci saranno ritardi neanche per stipendi e tredicesime dei dipendenti. Non abbiamo subito la perdita o l’alterazione di alcun dato, e anche i problemi che ci sono stati sono in via di risoluzione o già risolti".
CronacaPirati informatici in azione, disservizi anche per il Comune