Pista da sci a Fontescodella, Iommi rilancia "Il progetto ha convinto anche il ministero"

Dagli impianti sportivi all’ex chiesa Torregiana, presentati interventi da 15 milioni di euro nell’ambito del programma "Pinqua"

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di Chiara Sentimenti

"Non sono interventi casuali, ma progetti finanziati che si collocano all’interno di una visione complessiva e coordinata di rigenerazione di zone della città". L’assessore Silvano Iommi, affiancato dal collega di giunta Marco Caldarelli, ha voluto dare la "visione di città" a cui sta lavorando l’amministrazione e che prenderà forma grazie a una serie di finanziamenti ottenuti. I primi 15 milioni sono arrivati nell’ambito del bando per il "Programma innovativo per la qualità dell’abitare" (Pinqua), per cui il Comune aveva presentato tre diversi progetti: "La zona A relativa a via Pace-via Zorli per il raddoppio della viabilità esistente nell’ambito della quale verranno anche abbattute e ricostruite le otto palazzine di via Pantaleoni – ha spiegato Iommi –, la zona B relativa all’area Torregiana-Fontescodella e la zona C per via Trento-corso Cavour. Per il momento è stato finanziato quello relativo alla zona B, un’area da sempre in cerca di definizione, tant’è che ci sono cadute dentro nel tempo una serie di opere occasionali come, ad esempio, la galleria delle Fonti o il palazzetto. Ora abbiamo ridisegnato quest’area con una serie di interventi organici".

L’intervento prioritario all’interno del progetto, visto che si parla di qualità dell’abitare, "riguarda la realizzazione di 20 alloggi di edilizia popolare (per un importo di 3.384.000 euro) nell’area di via Valerio, dove si trovano gli impianti del Cus dell’Università. Secondo intervento per 2,8 milioni è relativo al recupero di una memoria antichissima, quale è l’ex chiesa Torregiana e non, come dice qualcuno dell’opposizione, la ricostruzione di un rudere. Di questa chiesetta, sconsacrata dal 1860, andremo a recuperare solo la facciata per incastonarla in una struttura, di vetro e ferro, che vogliamo adibire a museo della città". Ulteriori fondi (300mila euro) serviranno per il recupero di fonte Maddalena, 150mila per il recupero dell’ingresso del varco sotterraneo che dalla zona di Fontescodella arrivava fino all’ex convento di San Domenico (oggi Convitto) e 1.460.000 euro per il collegamento dei vari percorsi.

A far discutere, però, sono i due milioni che saranno dedicati alla parte sportiva. "L’intervento si compone del recupero di una vecchia serra per le piante autoctone, due campi da padel, una palestra per attrezzistica, spogliatoi e di quella che volgarmente è stata chiamata pista da sci – ha aggiunto Iommi –. In concreto si tratta di un rotolo sintetico, microforato, steso sul terreno per realizzare una pista, di circa 90-100 metri, per l’avvio alla pratica dei bambini (costo di circa 600mila euro). Non inquina, non prevede consumo di suolo, perché è un intervento reversibile e ci è stato assicurato che non necessita di manutenzione per 15 anni". E proprio la previsione della pista da sci, secondo Iommi "è stato uno dei parametri presi maggiormente in considerazione dell’alta commissione del ministero per l’assegnazione dei fondi".

L’amministrazione, quindi, va avanti su un progetto che sta facendo molto discutere e su cui il consigliere pentastellato Roberto Cherubini, ha avviato una raccolta di firme online. "Le petizioni sono una prerogativa dell’opposizione, ma guardando chi l’ha realmente sottoscritta – conclude Iommi con una battuta – vediamo che il 50% delle firme arriva da gente sparsa da Milano a Melbourne. Possiamo dire che il mondo ci osserva". Come previsto dal Pnrr, tutte le opere finanziate dovranno essere collaudate entro il 2026, per cui ora l’amministrazione conta di "terminare entro l’anno tutte le progettazioni, per procedere ai bandi nel 2023".