Pista sintetica da sci a Fontescodella "È un vergognoso spreco di soldi"

Il Comune affida la progettazione preliminare a una ditta di Bergamo. Miliozzi: improbabile e assurdo

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Un incarico da 1.800 euro alla ditta "Neveplast" di Bergamo per la progettazione preliminare della nuova pista in sintetico per l’avviamento agli sport alpini (sci alpino e snowboard). Dopo avere bocciato il progetto presentato l’anno scorso in Consiglio comunale dal consigliere Andrea Perticarari (Pd), l’amministrazione sembra avere cambiato idea con la voglia di puntare su un progetto che, per una città come Macerata, potrebbe sembrare strano. Un impianto di circa due milioni di euro, comprensivo anche di due campi da padel, finanziato con i fondi della misura 5, "Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare" del Pnrr, che dovrebbe essere realizzato nella zona di Fontescodella. Resta in attesa di capire la progettazione il consigliere Perticarari, che si limita a ricodare come "il progetto fu bocciato dal Consiglio"; decisamente più critico è David Miliozzi. "Sembra che l’entusiasmo per la pista da sci in sintetico sia bipartisan, ma francamente faccio veramente fatica a comprendere il modello di sviluppo che ha in testa questa amministrazione – commenta il consigliere di Macerata Insieme –. Si sono già mossi con una certa urgenza, buttando via duemila euro per l’incarico della progettazione preliminare, affidato a un’azienda bergamasca. Ma cosa ha in testa questa giunta? Macerata capitale europea dello sci alpino? A parte l’assurdità del progetto, il sindaco, che è anche presidente della Provincia, ha pensato alle località sciistiche sull’Appennino maceratese e ai loro sforzi in questi anni durissimi? Se proprio vogliamo pensare a un progetto di questo tipo, avrebbe più senso lì, magari per il periodo estivo, di sicuro non ha alcun senso qui. Macerata ha bisogno di molti investimenti nell’impiantistica sportiva esistente, che è molto carente sotto tanti punti di vista, prima che di un’improbabile pista da sci a Fontescodella". Il progetto, però, lascia perplessi anche diversi cittadini, che preferirebbero vedere impiegati due milioni di euro per interventi più determinanti. Come Anna Maria Tamburri, residente e scrittrice, che sottolinea come l’area verde si sia salvata dalla costruzione delle piscine e ora rischia di essere cancellata da una pista da sci. "Quel prato si è salvato dal progetto delle piscine dell’amministrazione precedente. È, come sosteniamo in tanti da tempo, l’unica zona verde pubblica rimasta, dove si dovrebbero non solo proteggere gli alberi che ci sono, ma anche invitare personaggi per incontri e confronti. Sarebbe un bel parco pubblico – spiega –, adatto a varie iniziative, sempre rispettose degli alberi e anche un luogo dove riportare le scolaresche a un vero contatto con la natura. È, inoltre, un pascolo per le api, la cui salvaguardia dall’estinzione è diventata uno scopo in tanti Stati. Adesso, invece, sarà rovinato con una pista sintetica: una assurdità totale, uno scempio del verde, uno spreco vergognoso dei nostri soldi, una vittoria dell’inutile sull’utile e sul necessario, pure esteticamente". c. sen.