"Più costi per i rifiuti e la Tari aumenterà"

Cingoli, l’assessore Giannobi in Consiglio: tariffe invariate, ma il Comune dovrà sostenere una spesa maggiore per il servizio

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È divenuta definitiva la decisione della maggioranza, che approvando il piano economico-finanziario e le tariffe della Tari, ha stabilito, bocciando la richiesta dei gruppi di opposizione (che sulla delibera hanno votato contro), di non destinare alla riduzione della tassa sui rifiuti i 3.650.000 euro concessi al Comune di Cingoli dal Cosmari per la proroga (biennale) degli abbancamenti nella discarica di Fosso Mabiglia. "L’Arera, in base ai costi sostenuti dal Cosmari nei Comuni, ha introdotto un nuovo criterio per le tariffe – ha detto Gilberto Giannobi, assessore al bilancio –. Nel 2021, Cingoli ha pagato al Cosmari per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti 1.234.774 euro. Ebbene, quest’anno dovrà aggiungere alla somma 49.365 euro, il prossimo 20.950 euro e nel 2024 28.032. Il Comune ha lasciato invariate le tariffe, ma visti i maggiori costi, in ognuno dei tre anni le bollette aumenteranno di circa 32 euro". Per le minoranze l’aumento, pur non trascurabile, si somma a quello già rilevante delle bollette. Francesco Pacetti (Centrodestra per cambiare): "È minimo lo sforzo di non aumentare le tariffe, se rapportato al rilevante ristoro assegnato dal Cosmari per il prolungamento dell’attività della discarica. Ci si aspettava un intervento concreto". Raffaele Consalvi (Uniti per Cingoli): "Dopo il maxi risarcimento concesso al Comune, c’è il rischio che si allunghino i tempi per individuare il sito della nuova discarica. Col grosso ristoro avuto dal Comune, era possibile intervenire a favore delle categorie disagiate". Giannobi: "Col ristoro, guardiamo al bilancio: pagamento dei mutui, spese crescenti, risorse da destinare a ulteriori servizi".