LUCIA GENTILI
Cronaca

Più servizi nelle farmacie. Esami e prenotazioni: "Presidio fondamentale"

Casciotti, nuovo presidente provinciale di Federfarma, sugli impegni del direttivo: "Soprattutto nei piccoli centri assumeremo un ruolo cruciale".

Casciotti, nuovo presidente provinciale di Federfarma, sugli impegni del direttivo: "Soprattutto nei piccoli centri assumeremo un ruolo cruciale".

Casciotti, nuovo presidente provinciale di Federfarma, sugli impegni del direttivo: "Soprattutto nei piccoli centri assumeremo un ruolo cruciale".

"Rafforzare il ruolo della farmacia come presidio sociosanitario sul territorio", è uno degli obiettivi del nuovo presidente di Federfarma (Federazione nazionale dei titolari di farmacia italiani) Macerata Giulio Casciotti, 46 anni, titolare dell’omonima farmacia a Porto Potenza (ed ex vicesindaco di Potenza Picena). Domenica, in sede di assemblea, si è provveduto al rinnovo del consiglio direttivo di Federfarma per il prossimo triennio, con l’insediamento. Ad affiancare il neo presidente come vice Luca Maria Giuseppetti di Caldarola, segretario Ilenia Bambozzi di Montelupone, tesoriere Barbara Blasi di Corridonia. Completano il consiglio Roberta De Cristofaro di Valfornace, Francesco Rossi di Pioraco e Leonarda Signorello di Macerata. Ida Maria Kaczmarek, dopo 14 anni di presidenza, ha lasciato la carica per un necessario avvicendamento. Finora Casciotti aveva svolto la funzione di segretario in Federfarma, oltre alla lunga esperienza amministrativa in Comune. Innanzitutto sottolinea il "grande lavoro svolto dalla presidente uscente".

E spiega quali sono gli impegni insieme alla squadra: "Vogliamo consolidare il rapporto nella filiera delle strutture sanitarie e implementare le farmacie di servizi (ad esempio holter, elettrocardiogramma, prenotazioni di esami, analisi di prima istanza ecc.) come strumento di prevenzione, grazie anche alla loro capillarità sul territorio. La capillarità è il punto di forza delle farmacie nella nostra provincia: i piccoli Comuni sono vivi anche grazie alla presenza di questi servizi. Ecco perché è sempre più importante il ruolo del farmacista "rurale", ovvero dei piccoli centri, dove diventa un vero e proprio punto di riferimento, un patrimonio prezioso. Abbiamo dovuto affrontare la doppia problematica sisma e Covid, affrontata comunque in maniera egregia da Federfarma; il terremoto ha fatto chiudere 12-13 farmacie, che sono state riaperte, ma 5-6 si trovano ancora nei container. Comunque, nonostante i disagi per i colleghi, continuano a svolgere un servizio fondamentale". Casciotti aggiunge che il gruppo continuerà a rafforzare il rapporto con le altre figure sociosanitarie del territorio. "Ci attiveremo – aggiunge – con progetti e percorsi per la prevenzione dei cittadini. È una delle priorità della farmacia del futuro". Tra le criticità, a livello generale, c’è la carenza di alcuni farmaci. Un problema nazionale di cui risentono ancora di più le periferie, manifestato più volte dall’associazione di categoria. Infine Casciotti lancia un appello a "utilizzare la farmacia come presidio sociosanitario, come avamposto". "Il farmacista è sempre pronto all’ascolto e a dare una risposta ai cittadini".