Omicidio di Civitanova Marche, morto per aver chiesto qualche euro

Placcato, picchiato e strangolato: Alika, nigeriano, aveva 39 anni ed era un ambulante. Arrestato Filippo Ferlazzo, 32enne: è accusato di omicidio e rapina

Civitanova Marche, 30 luglio 2022 - Mille voci, mille tentativi di trovare una spiegazione. Ma alla fine, sembra che solo la richiesta di un po’ di soldi sia stato l’unico motivo che avrebbe spinto Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo a uccidere Alika Ogorchukwu con ferocia e crudeltà.

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Ora Ferlazzo, 32enne di origini salernitane, nato in Austria e residente in città, è in carcere con l’accusa di omicidio volontario e rapina. Un delitto impensabile è stato commesso ieri, intorno alle 14, nel centralissimo corso Umberto I di Civitanova, a due passi dalla piazza del Comune. Ogorchukwu, 39enne originario della Nigeria ma in Italia da 16 anni, era nel punto in cui si metteva spesso per fermare i passanti e proporre loro la sua mercanzia, chiedendo un po’ di elemosina.

Ma a un certo punto avrebbe incrociato Ferlazzo, operaio metalmeccanico con piccoli precedenti penali per episodi passati. I due avrebbero discusso, Ferlazzo sarebbe tornato indietro raggiungendo il nigeriano, gli avrebbe strappato il cellulare, avrebbe preso la stampella su cui lui si appoggiava e lo avrebbe colpito con quella. Poi lo avrebbe buttato a terra, si sarebbe messo su di lui e lo avrebbe strangolato, mentre invano il 39enne tentava di divincolarsi. Una scena violentissima che non poteva passare inosservata in quella via. Infatti parecchi passanti hanno visto cosa stesse accadendo: alcuni hanno filmato (qui il video choc), altri hanno chiamato il numero dell’emergenza, altri hanno urlato all’aggressore di smettere. Ma lui si è alzato solo quando l’altro era immobile a terra.

Ed è scappato. Quando è stato bloccato dai poliziotti aveva ancora il telefonino della vittima. Inutili purtroppo i tentativi di rianimazione del personale della Croce Gialla: il nigeriano non respirava più. Sul posto, oltre agli agenti della Volante e al commissario capo Fabia Mazza, sono arrivati gli uomini della Scientifica e della Squadra mobile di Macerata, con il commissario capo Matteo Luconi, il procuratore Claudio Rastrelli e poi il medico legale Ilaria De Vitis, che ha effettuato una prima ispezione sulla salma. Oggi, il procuratore Rastrelli fisserà l’autopsia e chiederà l’udienza di convalida per Ferlazzo, che è stato arrestato e portato in carcere a Montacuto con le accuse di omicidio volontario e rapina.

Come difensore è stata nominata l’avvocato Roberta Bizzarri, a cui però ieri sera non è stato consentito di parlare con l’indagato. Lungo il corso, tra i tantissimi curiosi che sono passati a vedere cosa fosse accaduto, circolavano le voci più disparate: si parlava di una aggressione per un commento fatto su una ragazza, di qualcuno ubriaco. Ma stando alle prime ricostruzioni, l’unico motivo dell’omicidio sarebbe stata ina richiesta di elemosina troppo insistente. "Un fatto su cui non possiamo non interrogarci - detto l’avvocato Mantella, che conosceva la vittima -. Alika viveva qui da 16 anni, aveva la licenza da ambulante, era una persona buona. Aveva una moglie e un figlio, non faceva del male a nessuno Dobbiamo capire come sia potuta accedere una cosa del genere".