Macerata plastic free, rivoluzione bio per scuole e uffici comunali

Solo piatti di ceramica nelle mense e bicchieri compostabili ai distributori

Marco Montecchiari con un bicchiere biologico

Marco Montecchiari con un bicchiere biologico

Rimini, 10 settembre 2019 - Una città sempre più rispettosa dell’ambiente, passa non solo dall’eliminazione delle bottigliette di plastica, ma attraverso un’educazione green che parte fin da bambini, a scuola e nel tempo libero. Macerata ha cercato di portarsi avanti rispetto alle scelta ecologista di eliminare la plastica, che potrebbe diventare legge nel 2021, già in tempi non sospetti: nel 2013 con il primo bando per gli acquisti plastic free nelle mense scolastiche.

«È stata una scelta politica molto forte e che venne accolta con qualche perplessità – ricorda l’assessore alla Scuola, Stefania Monteverde –, ma che ha impattato fortemente sia sulle modalità di dare un servizio, sia sull’educazione dei bambini. E oggi abbiamo risultati importanti perché in tutte le mense gestite dal Comune, che vanno dagli asili alle medie, abbiamo tovaglie di stoffa, bicchieri di vetro, piatti in ceramica e l’utilizzo dell’acqua dell’acquedotto». Un tassello che non poteva mancare, visto che nelle mense oltre il 90% dei prodotti utilizzato è biologico e a filiera corta. Altro input è stato lanciato anche negli uffici comunali dove tutte le macchinette per il caffè utilizzano bicchieri bio e palettine in legno per girare lo zucchero. «Manca ancora il passo successivo che è quello di togliere anche le bottigliette di plastica dell’acqua dai distributori – aggiunge l’assessore all’Ambiente, Mario Iesari –, ma stiamo ragionando con l’Apm per capire se è possibile installare distributori e borracce, mentre anche in consiglio comunale utilizziamo bicchieri di plastica compostabile. Altro progetto che stiamo portando avanti è quello di ridurre la plastica negli eventi organizzati dal Comune, chiamando per i catering distributori che utilizzano stoviglie compostabili».

Una serie di buone pratiche attente all’ambiente che sono state riassunte nel Protocollo verde, adottato a marzo dalla giunta. «Si tratta di un documento strutturato in quattro punti – spiega Marco Montecchiari, funzionario tecnico dell’ufficio Ambiente – che parte dalla raccolta differenziata che, negli anni è cresciuta tanto, ma che po’ crescere ancora organizzando specifici «punti di raccolta» costituiti da contenitori dedicati alle varie tipologie di rifiuto, in modo che il personale addetto alla preparazione dei cibi e i clienti abbiano la possibilità di gettare comodamente i rifiuti, differenziandoli. Un po’ come è stato fatto a San Giuliano quando abbiamo dotato tutti gli ambulanti di un apposito kit di sacchetti e di informazioni sulla differenziata. Gli altri punti riguardano l’utilizzo di materiali biodegradabili e compostabili nelle grandi occasioni, come ad esempio San Giuliano, la festa della birra a Villa Potenza o gli Aperitivi europei; l’utilizzo dell’acqua dell’acquedotto e la lotta agli sprechi alimentari, grazie al progetto «Fatto gli avanzi tuoi» realizzato con il Cosmari destinata a promuovere la corretta gestione degli avanzi alimentari e a ridurre il loro spreco. A chi ne faccia richiesta, infatti, il Consorzio fornisce vaschette in mater-bi con coperchio, in grado di contenere dalle due alle quattro porzioni di cibo, smaltibili con la raccolta differenziata. L’importante è che i locali che ne fanno uso lo comunichino ai loro clienti».