REDAZIONE MACERATA

"Pneumologia, reparto professionale e umano"

Dal primario all’ultimo addetto tutti elogiati da un paziente da poco dimesso: "Il loro non è un lavoro, ma una missione: questa è la sanità che mi piace".

"Pneumologia, reparto professionale e umano"

Nel 2019 avevo già avuto modo di apprezzare la qualità del reparto di Pneumologia dell’ospedale di Macerata. Purtroppo sono dovuto ricorrere ancora ad un ricovero, qualche settimana fa, per via della bronchite cronica. A distanza di quattro anni devo ancora una volta riscontrare la grande efficienza, professionalità e disponibilità di questo reparto, diretto dalla dottoressa Francesca Marchesani con i suoi più "vecchi" collaboratori Mattioli e Serafini che con gli altri giovani ma bravissimi medici formano una squadra veramente eccezionale. Li voglio ringraziare non solo per la grande professionalità ma anche per l’umanità con cui si approcciano ai pazienti facendoli sentire quasi a "casa". Poi, un grazie va a loro, le infermiere e gli infermieri, compreso il personale ambulatoriale (spirometria, broncocospia), e tutta la squadra delle Oss bravi e molto professionali. Sempre disponibili, ti fanno sentire in famiglia anche quando si "arrabbiano" perchè magari sposti la flebo o non fai bene l’aerosol. Vorrei dire un grandissimo grazie alle "signore" delle pulizie che tengono quel reparto lucido e lindo. Infine un ringraziamento particolare alla caposala un "grande piccolo generale", con la sua capacità organizzativa la sua efficienza e la sua grande esperienza riesce a far funzionare alla meraviglia il reparto nonostante tutte le difficoltà e i tagli delle risorse. Nel loro lavoro quotidiano si comportano tutti come se tu fossi un loro familiare e capisci che ti stanno "aiutando". Quando al mattino entrano nella tua camera la signora delle pulizie o l’infermierae di turno alle 6.30 che ti porta la prima sfornata di medicine, ti salutano e ti svegliano con dolcezza e sottovoce perché ancora pensano che potresti dormire. Oppure quando alle 2 di notte chiami perché hai qualche problema si presentano sempre con gentilezza e umanità. Sono quelli che nei momenti di difficoltà come nell’emergenza Covid, venivano chiamati "angeli" ed ora è tutto dimenticato. Anzi, sempre più spesso vengono criticati pagando colpe non loro perché sono sempre più sotto organico a causa dei tagli ai fondi della sanità. E’ vero che quello che fanno in parte è dovuto perché ovviamente è il lavoro che hanno scelto ma io credo che ci sia qualcosa in più. Ed è quel qualcosa in più che io voglio sottolineare perché nella sanità pubblica c’è anche questo, c’è la volontà di sentirsi solidali e disponibili ad aiutare il malato che va oltre il ’lavoro’. Questa è la sanità pubblica che mi piace.

Silvano Gattari