
Il tenore Simone Polacchi festeggia i suoi primi 25 anni di teatro e canto. Lo farà in occasione del concerto che si terrà domani alle 21.15 nello spazio della palazzina STA (Sperimentale Teatro A), in via Panfilo 13B, dal titolo "Come Again - percorsi in concerto". Sarà accompagnato dal liuto di Vincenzo Ruggiero e dalle voci di Maria Novella Gobbi e di Allì Caracciolo.
Come nasce questo appuntamento?
"Dal desiderio di voler ripercorrere gli spettacoli dello STA – spiega Polacchi – in cui ho avuto l’onore e il piacere di collaborare. L’idea originale era quella di selezionare brani e farne una serata per liuto e voce. Solo più tardi è nato il pensiero – continua – di fare di questa occasione una festa per i miei primi venticinque anni di carriera, ottenendo una risposta a dir poco entusiastica da parte di Allì Caracciolo e Maria Novella Gobbi".
Lei canta da quando era piccolissimo.
"La passione per il canto è nata insieme con me. Poi, a 7 anni, ho iniziato il teatro musicale con una Bohème allo Sferisterio e il coro dei Pueri Cantores diretto, allora, da don Fernando Morresi. Da lì in poi le occasioni non sono mancate. Ho voluto dare, però, una data precisa all’inizio della mia carriera ed è stata l’agosto del 1998. E’ la data del mio debutto in un ruolo di repertorio, quello di Intelletto in "Rappresentatione di Anima et di Corpo" di Emilio de’ Cavalieri".
A cosa è dovuto il titolo del concerto di domani?
"La struttura della serata prevede un percorso che va dalla sfiducia nel genere umano e arriva gradualmente alla conquista della vera felicità. Fra i brani scelti c’è Come Again di John Dowland in cui mi sono riconosciuto molto".
Le dispiace lavorare quasi sempre lontano da Macerata?
"Molto. Dato per scontato che girare il mondo permette a un professionista di conoscere nuove realtà e colleghi e di crescere da un punto di vista musicale e professionale, mi piacerebbe che la realtà maceratese, fosse attenta anche alle professionalità presenti in loco".
Torna spesso in città?
"Torno quando la mia attività da performer e quella didattica, che ho intrapreso da 8 anni ormai alla Torino Musical Academy, me lo permettono. Ho un forte legame con la città in cui sono nato, sia perché è il luogo in cui ho tutti gli affetti ma anche perché, pur essendo un luogo molto difficile da un punto di vista professionale, offre realtà che danno la possibilità di sviluppare le proprie passioni e di coltivarle. Mi riferisco alla mia vicinanza al coro dei Pueri Cantores, diretto attualmente da Gian Luca Paolucci, iniziata dalla mia infanzia; allo Sferisterio, luogo dove è nata la mia passione per il teatro musicale; all’Università dove mi sono laureato in Lettere moderne con una tesi in Storia della Musica. Mi riferisco ovviamente allo STA e all’associazione El Duende di Elvira Pardi."
Oltre alla serata di domani, come le piacerebbe coronare i suoi 25 anni di carriera?
"Per lavoro porto il nome della mia città all’estero (Stati Uniti, Corea del Nord, Germania ad esempio). Come io faccio partecipe il pubblico in sala della realtà maceratese, mi piacerebbe che Macerata, non solamente le organizzazioni private a cui ho fatto già cenno e con cui collaboro da anni, facesse partecipe me e altri colleghi in attività che includono la nostra professionalità".
Prenotazioni per il concerto di domani al numero di telefono 333.2710420.